L’automobile è il regno delle differenze tra uomini e donne. Ci avevate mai pensato? Io sì. E ne ho raccolto anche le prove.
Lui: entra in auto, impreca per come avete sistemato il sedile troppo vicino al volante. Risistema lo specchietto retrovisore, cambia del tutto l’inclinazione del sedile, spegne la radio, inserisce il suo cd preferito, discutendo (anche se solo in macchina) ad alta voce su quanto poco ne capiscano le donne di musica per ascoltare quella robaccia, toglie le cartacce riposte vicino al cambio e nella tasca del sedile del guidatore, cerca di capire come avete fatto ad inserire il limitatore di velocità, funzione fino ad allora a lui sconosciuta, toglie le frecce chiedendosi come avete fatto a inserire anche quelle prima di entrare in garage. Accende l’auto, controlla il livello del gasolio e inizia a borbottare sulla mania delle donne di dare gas! Quando tutto è in ordine come prima riparte.
Lei: entra in auto. Automaticamente toglie il cd che già sa non di suo gradimento, spippola sulla radio per cercare una canzone decente, prima di arrivare alla radio la mano, alla cieca, inserisce il limitatore di velocità e tutti quei tasti che incontra lungo la via. Accende l’auto, gaurda il livello della benzina – bene, mi tocca rimetterla anche stavolta – si guarda allo specchietto retrovisore: ohi ohi quanto fondotinta, passa un paio di fazzoletti di carta sulla faccia, li ripone nella tasca del sedile. E’ tardi: meglio dare di gas!!!
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