Il bilancio è di 38 morti su 48 persone a bordo, i 10 superstiti sono tutti ricoverati in gravissime condizioni. La tragedia è avvenuta domenica sera in Irpinia, sull’autostrada A16 Napoli – Canosa, tra Monteforte Irpino e Baiano, all’altezza del viadotto Acqualonga. Secondo quanto riportato dai quotidiani nazionali, la causa dell’incidente potrebbe essere stata lo scoppio del pneumatico sinistro dell’autobus o un difetto ai freni. L’autista ha tentato di frenare a causa di un rallentamento ma non c’è riuscito, schiantandosi con il guard rail che non ha retto all’impatto, cedendo e causando il volo di 30 metri del veicolo.
Una trentina di corpi sono stati recuperati a bordo, altri sotto le lamiere. Difficili le operazioni di soccorso, sopratutto a causa dell’oscurità, come ha spiegato il capo dei vigili del fuoco, Pellegrino Iandolo, a Skytg24: tra i pericoli che incombevano c’era la possibilità che i pezzi di cemento rimasti in bilico sul viadotto precipitassero.
Tra gli 11 superstiti ci sono sei donne, due uomini e tre bambini, tutti in gravi condizioni. A bordo dell’autobus famiglie residenti nella provincia di Napoli, di ritorno da tre giorni di vacanza nel Beneventano. Sul posto sono accorsi parenti e amici delle vittime che si sono ritrovati di fronte a una scenda da film dell’orrore: vestiti e bagagli insaguinati in mezzo a quello che rimaneva dell’autobus. Sotto il viadotto, lungo la provinciale, allineate le bare che porteranno a casa i morti di una gita finita nell’oscurità.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta