Se nei centri abitati ci fosse l’obbligo dei 30 km orari per le auto, quante piccole vite salveremmo?
E’ una battaglia alla quale vale la pena di aderire, quella che impazza sul web già da tempo. A lanciarla Heike Agthe, segretario generale dell’Associazione EUGENT (European Alliance for Deceleration), con la quale insieme al sito 30kmh.eu chiede che in tutti i centri abitati delle città europee sia fissato il limite dei 30 km orari, prima di tutto per la sicurezza dei bambini.
L’ultimo caso di cronaca accaduto a Fossombrone ci ha convinti a firmare l’appello. E’ vero, la mamma e la bimba di 5 anni percorrevano a quanto pare una strada di campagna di sera, facevano ritorno a casa dopo la Festa della bistecca quando un suv ha spazzato via la giovane vita della piccola, strappandola dalla mano della mamma.
Ma quante volte dobbiamo ancora leggere di bambini travolti e uccisi in città per colpa dell’alta velocità?
Vi sarà capitato almeno una volta di attraversare la strada con i piccoli per mano e di essere almeno sfiorati da un folle che vi passa davanti a tutta velocità. Dal momento che non esiste la capacità degli automobilisti di autoregolarsi, capendo che nei centri abitati vivono e camminano bambini, varrebbe la pena di imporre a tutti di andare adagio, molto ma molto adagio.
E’ un po’ il principio da cui parte il progetto della signora Heike che si chiede se il traffico urbano sia adatto ai bambini. “I 30 km/h devono diventare il limite di velocità standard per villaggi, paesi e città, le autorità locali avranno la possibilità di decidere sulle deroghe – spiega sul sito -. Tutto ciò verrà consegnato all’agenda della Commissione europea. Vogliamo che la Commissione presenti una proposta per introdurre il limite di velocità di 30 km/h”.
E sa che c’è, signora Heike? Lo vogliamo anche noi!
Ad oggi hanno firmato l’appello 29.138 persone. Volete aggiungervi anche voi? Per andare sul sito del progetto CLICCA QUI
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