Proposta choc: legalizzare le sculacciate

La proposta viene da una donna, istruita e appartenente al partito democratico, di ispirazione progressista, dunque. Eppure la proposta di legge non pare esattamente in linea con queste caratteristiche: il testo presentato alla Camera statale del Kansas prevede come misura punitiva quella di “dare fino a dieci sculacciate consecutive, con la mano aperta sul sedere del bambino vestito“. A mali estremi, estremi rimedi: arriva la sculacciata per legge. La firmataria è tale Gail Finney, democratica di Wichita.

Secondo il provvedimento, destinato ad educatori, insegnanti e chiunque abbia a che fare con i bambini, si può ricorrere “a misure di forza necessarie a contenere o limitare il comportamento scorretto del giovane o per mantenerne il controllo, pur ammettendo che potrebbero occorrere arrossamenti o lividi sulla pelle“. Il classico sederino rosso, insomma. Quello che era il terrore dei bambini di una volta.

Le reazioni alla proposta della Finney sono state piuttosto decise e buona parte dell’opinione pubblica ha criticato pesantemente l’esponente democratica: “Non si tratta di un metodo educativo ma di abusi legalizzati sui minori“, è stato il coro di sdegno. A nulla è valsa la successiva precisazione della stessa Finney la quale ha ricordato che “le punizioni corporali in Kansas e negli altri 49 Stati americani sono ammesse” ma che non c’è un confine legale ben preciso fa punizione e abuso.

Quindi, se mai dovesse passare questa proposta, genitori ed educatori dovranno sculacciare con moderazione? Sarà la polizia a controllare che non venga oltrepassato il limite di violenza consentito? Gli agenti useranno anche l’etilometro? E, dato che la proposta prevede che il bambino venga punito vestito, potrà il malcapitato indossare pantaloni di cuoio a tutela del suo popo’? Scherzi a parte: sarebbe veramente interessante indagare sull’infanzia di questa Gail Finney. Alzi la mano invece chi vorrebbe essere suo figlio.

 

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