Con i figli: “poche regole, ma chiarissime e devono essere mantenute”

Cenare tutti insieme dedicando del tempo al racconto della giornata di ognuno. Guardare la Tv solo una mezz’ora al giorno. Giocare ai videogiochi solo dopo aver fatto i compiti. Ogni famiglia ha le sue di regole, l’importante è che queste siano chiare e che vengano mantenute. “Una delle difficoltà maggiori quando si parla di regole – racconta la psicologa e psicoterapeuta Silvia Donati – è che spesso i genitori non le fanno rispettare fino in fondo, perché non sopportano la frustrazione dei propri figli. Quando noi diamo degli ‘alt’ o diciamo ‘no’ ai nostri bambini, ci dispiace vederli star male e andare in escandescenza, ma dobbiamo imparare a resistere e a non farci assalire dai sensi di colpa”. La psicologa Donati terrà un incontro dal titolo “Ma perché non mi ascolti mai? Regole per crescere insieme” organizzato dal Centro per le Famiglie di Forlì e che avrà luogo alla scuola dell’infanzia Chiocciola (Via Missiroli, 13)  il prossimo 2 aprile alle 20.30.”Si tratta di un incontro – spiega la psicologa – che prevede una prima parte teorica e poi una riflessione fatta insieme ai genitori sulle difficoltà maggiori che si incontrano nel momento in cui si devono limitare i comportamenti dei propri figli. Ovviamente non daremo una soluzione a nessun problema, ma ci scambieremo esperienze e vissuti”.

A dare regole ai bambini si dovrebbe cominciare molto presto, sin da quando capiscono che c’è un mondo che ruota intorno a loro. “Passato un primo momento di coccole e di soddisfazione dei loro bisogni – continua l’esperta – dovremmo cominciare a dire ai bambini cosa possono e che non possono fare. Per esempio, quando iniziano a gattonare si dovrebbero stabilire dei limiti spaziali per evitare che si facciano male. Quando sono un po’ più grandi invece, verso l’anno e mezzo, la regola serve per imparare ad entrare in relazione con l’altro, sia con i coetanei che con gli adulti”.

Dare degli alt ai propri figli sin da quando sono piccoli è un buon modo per riuscire a far rispettare le regole anche quando raggiungeranno l’età più difficile, quella dell’adolescenza. “Ogni tanto però è importante anche trasgredire alle regole. Mangiare un dolce dopo cena quando non c’è l’abitudine, o tenerli alzati di più la sera quando si tratta di un occasione speciale, va bene. Ho più paura di un bambino che asseconda sempre il volere dei genitori e non di uno che ogni tanto si ribella e trasgredisce, perché in questo comportamento, sebbene conflittuale, c’è pur sempre una relazione”.

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