“Salve, vorrei avere qualche informazione in più sui vaccini. Sono una mamma che ha vaccinato i suoi figli ma ora in procinto di presentarmi al richiamo dei sei anni ho molti dubbi”. Lettere, tantissime, dello stesso tenore che ci arrivano in redazione. Ma la risposta che possiamo dare noi non ha alcuna valenza scientifica. Possiamo solo, per quanto ci concerne, pubblicare notizie, interviste, approndimenti dell’una e dell’altra parte, quella a favore e quella scettica nei confronti delle vaccinazioni. Intanto oggi, convinti di riassumere il pensiero di molti, abbiamo intervistato Ludovica, mamma di due bambini di due e quasi sei anni.
Ludovica, ha vaccinato i suoi figli?
“Sì, tutti e due fino alla vaccinazione dei 13 mesi. Ora con la più grande sono di fronte al bivio del richiamo”.
In che senso?
“Nel senso che ho paura, non riesco a farmi un’idea sul da farsi. Ma ci sono i vaccini obbligatori”
Come si informa per capire che cosa fare?
“Leggo. Ho passato in rassegna diversi siti Internet, tra cui quelli del Comilva. Ne ho parlato anche con il mio pediatra che però mi ripete sempre le stesse cose: vaccinare è importante. Io non riesco a fidarmi solo del suo parere. Così mi sono rivolta anche un pediatra di parere opposto e mi si sono confuse di più le idee”.
I suoi figli non hanno avuto reazioni avverse ai vaccini, cosa teme?
“Bè, per esempio nel caso delle vaccinazioni obbligatorie, e soprattutto sull’antidifterica, ho scoperto solo perché mi sono informata io che se fatte dopo i 7 anni le dosi sono più leggere. Allora, perché farle adesso, per un anno solo? E perché nessuno mi ha messo di fronte a una scelta, costringendomi a informarmi da sola, con grande fatica?”
Si è confrontata anche con altri genitori?
“Le mie amiche sono messe come me. Su cinque tre non hanno ancora fatto i richiami e non intendono farli. Una ha deciso di fare solo l’antidifterica. L’altra ascolta il suo medico. Non è una percentuale che fa statistica ma io leggo in giro molta confusione e paura”.
Se avesse un figlio neonato oggi, cosa farebbe?
“Da un lato mi dico, meno male, li ho vaccinati tutti e due ed ero poco informata. Nel senso che finché non sai segui quello che ti viene detto, nemmeno ti preoccupi troppo del foglio che ti fanno firmare quando vaccini. Come per il bugiardino dei medicinali, se lo leggi non ne prendi più. Se dovessi iniziare da capo adesso forse non le farei”.
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Commenti:
I vaccini non sono più obbligatori in Emilia Romagna, nel senso che dal 1 gennaio 2014 i genitori possono scegliere di non vaccinare e la comunicazione non va più al tribunale dei minori (quindi non c’è più un seguito) ma solo al sindaco che nel caso di epidemia di qualsiasi genere richiamerà le famiglie avvertendole. Questo cambiamento della legge fa si che ogni genitore non si nasconda più dietro a un “e’ obbligatorio quindi si fa” ma esamini attentamente i pro e i contro. Saluti
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