Dopo il caso della Procura di Trani che ha aperto un’indagine dietro esposto di due genitori per due bambine alle quali sarebbe stata diagnosticata ‘sindrome autistica post vaccinale‘, il fronte del sì e del no ai vaccini è ancora più diviso.

Da una parte il ministro della Salute attacca definendo quello delle Procure come “un attacco contro la scienza”. Dall’altro esponenti del fronte del no ai vaccini, come il medico Eugenio Serravalle, invitano a considerare i dati: “Le cause dell’autismo – spiega i medico dalla sua pagina Facebook – sono ancora oggetto di studi e di contrastanti dibattiti. L’unico punto su cui non c’è dissenso, tuttavia, è che non si può attribuire ad un’unica “causa biologica” una condizione clinica ancora non definita con esattezza. Le alterazioni genetiche, anche venissero confermate, verrebbero a spiegare al massimo il 30% dei casi di autismo. Il restante 70% rimane ancora senza una valida spiegazione. Del resto, nel corso degli ultimi cinque anni l’autismo ha conosciuto un aumento che nessuna malattia genetica ha mai presentato e può presentare“.

Per il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin  “le evidenze scientifiche non le fanno i tribunali, ma gli scienziati con ricerche e approfondimenti, e noi ci atteniamo all’evidenza scientifica. Ricordiamoci che senza vaccinazioni di massa milioni di bambini muoiono”. A detta della Lorenzin la situazione è complessa, bisognerebbe attenersi “alla mole di rapporti dell’Oms e al grosso lavoro dell’istituto superiore di Sanità e degli scienziati”. Il ministro ricorda che “la vicenda della presunta correlazione tra autismo e vaccini risale ai primi anni ‘80″: il riferimento, riportato poi da molti media e siti web, è al ricercatore britannico Andrew Wakefield, il per primo ad avanzare l’ipotesi di una connessione tra autismo ed il vaccino contro morbillo-pertosse-parotite. Il suo articolo suscitò diverse critiche da parte del mondo scientifico e fu poi ritirato.

Dall’altro fronte del ministro, però,  Serravalle dalla sua pagina Facebook ribatte punto per punto parlando a nome dell’Associazione medici per il diritto alla salute, della quale è presidente, esprimendo apprezzamento per la decisione della Procura di Trani.

“A chi contesta la competenza della magistratura a decidere su questioni mediche e specialistiche – scrive -, facciamo notare che la Procura di Trani sta di fatto assolvendo ad un semplice, ma doveroso, obbligo di indagine cui si sono ripetutamente sottratte, negli ultimi decenni, le autorità sanitarie tanto a livello locale che nazionale a fronte delle numerose segnalazioni da parte di genitori di sindromi autistiche ad insorgenza post-vaccinale”. Secondo il medico, queste famiglie “hanno incontrato in questi anni una diffusa resistenza a prestare attenzione al fenomeno, nonostante che dagli anni 90 al 2011 il governo americano abbia indennizzato 1300 casi di danni cerebrali prodotti da vaccino ed 83 di questi presentassero sindrome autistica” (FONTE: peered reviewed study, leggibile on line:http://digitalcommons.pace.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1681&context=pelr).

Sul riferimento ad Andrew Wakefield, Serravalle chiosa: “Sono trascorsi quasi venti anni dalla pubblicazione dell’articolo successivamente ritirato, e da allora centinaia di articoli scientifici hanno accolto e rafforzato l’ipotesi di un rapporto tra vaccino e autismo”.