“L’economia domestica torna in quasi tre famiglie su quattro (73%) che hanno tagliato gli sprechi a tavola, con il 45% che li ha ridotti mentre il 28% li ha addirittura annullati”. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè sugli effetti della crisi sulle tavole degli italiani nel 2013 dalla quale emerge peraltro che “una percentuale del 26% – precisa Coldiretti – non ha cambiato il proprio comportamento”. Tra chi ha tagliato gli sprechi, “l’80% fa la spesa in modo più oculato, il 37% guardando con più attenzione alla data di scadenza e il 26% riducendo le dosi acquistate, ma sono il 56% quelli che riutilizzano quello che avanza”.
Il risultato è stato che, continua la Coldiretti, “si è verificato il drammatico crollo storico della spesa, con le famiglie italiane che hanno tagliato dal pesce fresco (-20%) alla pasta (-9%), dal latte (-8%) all’olio di oliva extravergine (-6%) dall’ortofrutta (-3%) alla carne (-2%) mentre aumentano solo le uova (+2%)”. L’andamento della spesa “riflette anche la tendenza a privilegiare l’acquisto di materie prime di base come farina (+7%), miele (+12%) ma anche dei preparati per dolci (+6%), in netta controtendenza rispetto al calo complessivo degli acquisti alimentari stimato pari al 4%”. Cambia dunque il carrello della spesa degli italiani dove “trovano più spazio le materie prime per la preparazione dei cibi a scapito di cibi pronti come ad esempio le merendine in calo del 3% in valore o dei gelati che crollano del 7%”.
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