neonato in sala partoNon è solo Rimini la culla romagnola del parto in casa. Anche a Forlì, dove da qualche tempo opera l’associazione Nascita e non solo, le mamme vi si avvicinano poco a poco. Nel 2013 sette di loro hanno scelto di dare alla luce i propri bambini tra le mura domestiche, nell’atmosfera intima e rilassata del proprio ambiente quotidiano. Carmen Valbonetti e Daniela Chiari si sono affidate a Rachele Montini e Paola Carlini, ostetriche dell’associazione, con molti meno timori rispetto ai rispettivi compagni: “Mentre le donne – racconta Rachele – sono più proiettate verso la dimensione emotiva del parti in casa, gli uomini sono più preoccupati degli eventuali rischi di non essere all’interno di un ospedale. Ma poi, con le dovute spiegazioni, si tranquillizzano e collaborano”.

Per entrambe le mamme forlivesi, come per tutte le donne che scelgono il parto in casa o anche solo il travaglio in casa seguito dall’accompagnamento in ospedale, Nascita e non solo è stata presente anche nel periodo della gravidanza e nel post-parto
: “Per noi – continua Rachele – sono dimensioni inscindibili. Durante la gestazione, anche se la donna si affida al ginecologo ha comunque bisogno di una figura di riferimento che sciolga ansie, dubbi, preoccupazioni. Dopo la nascita, cerchiamo di prevenire la grande solitudine che le mamme vivono”.

Mentre a Cesena i parti in casa del 2013 si contano sulle dita di una mano, a Rimini sono stati una trentina. E ogni donna lo vive a modo suo: Carmen e Chiara, per esempio, hanno optato anche per il lotus birth, che Romagna Mamma ha raccontato qui.