Situazione complessa e ai limiti del panico a Roma dove una donna incinta al quarto mese di gravidanza dopo essersi sottoposta a un ciclo di fecondazione assistita ha scoperto, in seguito ad esami, di portare in grembo gemelli non suoi. Molto probabilmente uno scambio di provette ha creato una situazione di caos senza precedenti. A quanto riportano agenzie e quotidiani nazionali, le coppie coinvolte sono più di quattro, tanto che l’ospedale Pertini, dove è avvenuto l’errore, è stato preso d’assalto da coppie sottoposte a fecondazione assistita nello stesso periodo, dicembre scorso.
Il legale della mamma, Michele Ambrosini, ha dichiarato che la donna è in comprensibile stato di frustrazione e disagio. Pur avendo deciso di portare avanti la gravidanza – i bambini sono sani e stanno bene – non si aspettava un tale clamore mediatico. Soprattutto, c’è grande dubbio su quello che dovrà essere fatto dopo. Lo stesso legale parla di un caso mai accaduto prima. Di fatto, la donna si è trovata a dare il suo utero in affitto senza possibilità di scegliere.
A sollevare il caso, qualche giorno fa, il quotidiano la Stampa. Resta ora il dubbio di che cosa sia realmente accaduto e quante siano le coppie davvero coinvolte. Tutti risvolti che dovrà appurare la commissione di inchiesta voluta dalla Regione Lazio e presieduta dal rettore di Tor Vergata Giuseppe Novelli. Intanto, l’Unità di fiosiopatologia della riproduzione del Pertini è stata chiusa e il Ministero ha avviato un’ispezione.
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