Lasciate alle spalle le polemiche sulle famiglie omosessuali che negli ultimi mesi hanno fatto cronaca, come il blitz di Forza Nuova alla biblioteca comunale Scandellara di Bologna, dove era in corso un laboratorio per bambini legato alla lettura del libro “E con Tango siamo in tre” e quella al liceo Giulio Cesare di Roma, dove molti non hanno gradito che ai ragazzi fosse stata commissionata la lettura di “Sei come sei” di Melania Mazzucco, alcune biblioteche per bambini e ragazzi della Romagna proseguono dritte per la propria strada. Proponendo selezioni di letture dedicate proprio alle nuove famiglie.
piccolo uovo
Succede, per esempio, alla Sala Borsa di Bologna, che lancia “Leggère differenze”: sei sezioni, suddivise per fasce di età, per offrire a genitori, educatori, insegnanti l’opportunità di avere atteggiamenti positivi, rispettosi delle differenze individuali, familiari e culturali, comprese quelle relative all’orientamento sessuale e all’identità di genere. La ricca bibliografia, frutto del lavoro di bibliotecari ed esperti di libri per l’infanzia, è a cura di Biblioteca Salaborsa Ragazzi, Centro Documentazione Il Cassero, Hamelin Associazione Culturale, Associazione Famiglie Arcobaleno.

Anche la sezione per ragazzi di Casa Piani, la biblioteca comunale di Imola, ha studiato e messo a disposizione una bibliografia che affronta il tema delle famiglie “non tradizionali”. Si chiama “Le piccole storie delle famiglie” e
si rivolge ai piccoli lettori, cercando di superare gli stereotipi. Tra le proposte figurano alcuni titoli della casa editrice “Lo Stampatello” (come il celebre “Piccolo uovo”) fondata proprio da due mamme lesbiche ma anche “E con Tango siamo in tre” (il titolo della polemica alla Scandellara) e alcuni libri dove l’omosessualità e l’omogenitorialità non vengono trattate ma nei quali i ruoli familiari canonici sono ribaltati. Come “Buona notte Nilo!” di Marcus Pfister (Nord-sud) dove è il papà a preparare il suo piccolo per la nanna. O “Papà aspetta un bimbo!” della casa editrice Settenove, una delle più attente, sul panorama letterario italiano per l’infanzia, agli stereotipi.