“Mamma, che pappa mi dai?”: consigli sullo svezzamento per rispettare i bisogni del bambino

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svezzamento, pappe, bimbo che fa la pappaImpazienti, curiosi, a volte ansiosi. E’ arrivato il momento della prima pappa.. Già, ma quale? I suggerimenti e le scuole di pensiero in questi momenti si sommano e finiscono per confondere. Il pediatra suggerisce: “frulli quello che mangiate voi e lo dia al bambino” mentre l’amica più cara, che quel periodo lo ha già vissuto, afferma: “Io sono andata da un pediatra vecchio stampo e ho seguito il suo consiglio. L’ho svezzato a suon di brodino e omogeneizzato”. La nonna invece, esperta per le sue passate gravidanze, raccomanda: “solo carne fresca..”. E i neo-genitori non sanno più che pesci pigliare!

Negli ultimi anni, nel cesenate, molti pediatri hanno aderito e propongono con forza il modello “auto svezzamento” dicendo ai genitori di proporre fin da subito gli alimenti come vengono consumati dagli adulti. Ora, se può, e ripeto può, avere un senso, bisogna però specificare i presupposti di tale indicazione, ossia se la famiglia ha uno stile alimentare adeguato e consono al delicato apparato digestivo di un lattante, cioè scarso consumo di proteine animali in favore di quelle vegetali, consumo di verdura e legumi. In questo caso sono d’accordo: il bimbo può accedere quasi da subito alla tavola dei grandi. Diversamente, però, non lo ritengo opportuno, in tutti gli altri casi.

Ad oggi nella bibliografia non esistono studi che giungano alla conclusione e permettano di affermare che “mangiare tutto subito sia meglio”, so invece che proprio recentemente è stato pubblicato un ulteriore studio Svedese sulla rivista BioMed Central Pediatrics che afferma: “Infezioni ripetute nei primi sei mesi di vita, consumo di quantità significative di glutine durante lo svezzamento e interruzione dell’allattamento al seno prima dell’introduzione del glutine. Ecco tre ‘ingredienti che combinati insieme aumentano il rischio di sviluppare la celiachia già in età pediatrica”. E per quantità significative di glutine si intendono 16 gr di farine al giorno….

Dunque…?!

Voler bene al proprio figlio non significa solo dedicargli tutto il tempo possibile, desiderare il meglio per lui, ma anche trovare risposte adeguate ai suoi bisogni rispettando i suoi tempi, che sono più lenti dei nostri, fortunatamente. Svezzare un bimbo significa accompagnarlo in un bellissimo viaggio di scoperta e conoscenza, non deve esserci fretta, ma soprattutto rispetto.

A cura di Anna Rita Palmieri – dietista, esperta in alimentazione naturale del bambino che lavora per il centro Le Nove Lune di San Marino.

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