In coda, giorno e notte. Così per due se non tre giorni fino all’apertura delle iscrizioni scattata questa mattina alle 8.30. Una situazione che si ripete da anni alla scuola dell’infanzia Clelia Barbieri di Vergato, piccolo comune in provincia di Bologna. Una retta di 140 euro al mese per una struttura privata rinomata tra i genitori della zona, al punto da indurli a file senza sosta pur di accaparrarsi un posto.
Il motivo ce lo spiega una mamma, che si è rifiutata di fare la fila come strumento per iscrivere suo figlio alla materna: “I bambini che vengono fuori da quell’asilo sanno già leggere e scrivere. Le maestre delle elementari se ne accorgono il primo giorno di scuola. E’ un asilo privato di suore che utilizza un metodo educativo che piace molto ai genitori”. Questa, come altre mamme, però, resterà tagliata fuori perché non saprebbe dove e con chi lasciare i bambini per mettersi in fila giorno e notte per tre giorni.
“C’è chi dorme davanti all’asilo, chi in rifugi di fortuna come un pulmino o la canonica della chiesa che viene aperta dal parroco per ospitare i genitori nella notte”. Il motivo è che per avere il posto non bisogna schiodarsi di lì, altrimenti si finisce fuori da una lista compilata a penna dove ci sono nomi e cognomi dei temerari, dal primo all’ultimo arrivato a incominciare da due giorni prima.
“Abbiamo provato a protestare con la scuola e so che altri genitori negli anni passati lo hanno fatto ma senza risultato. I posti sono pochi anche perché oltre ad esserci una sola classe di 24 posti, i fratelli dei bimbi che frequentano hanno diritto di precedenza. La scuola dovrebbe impedire una cosa simile ma negli anni non cambia nulla”.
A fare gola non solo la qualità ma anche gli orari: la scuola chiude alle 17, un’ora più tardi dell’asilo comunale, e resta aperta per tutto il mese di giugno, un mese in più.
Sconcertata dalla modalità di iscrizione atipica anche Ilaria Maggi, presidente dell’Associazione La Via dei Colori, nata a Pistoia per dare sostegno ai genitori e che si batte contro ogni abuso sui minori. Ilaria Maggi ha ricevuto la segnalazione da alcuni genitori. “La scuola per prima lo dovrebbe impedire. Ci sono metodi più civili e meno discriminanti per iscrivere i figli a scuola – commenta -. Conosco istituzioni scolastiche prese altrettanto di mira dove si può fare iscrizione solo online, chi prima clicca ha il posto. Penso ai genitori single o con problemi di lavoro che non avranno mai la possibilità di iscrivere i loro figli in questa scuola. E solo perché non possono fare file estenuanti di notte”.
In questo articolo ci sono 14 commenti
Commenti:
Cara cioni Barbara quando mi dissero che c’era questa condizione mi sembrava assurdo e per di più quando da un ipotetico giorno prima bisognava essere li a far la fila mi sono ritrovato con altri genitori ben due giorni prima!!! Il risultato??nn metto in dubbio che sia una cosa da pazzi ma sentire le esperienze di chi a fatto quella fila perché la scuola è validissima e concordo pienamente i tuoi pensieri…e nessuno che lamentasse qualcosa di storto a parte la fila …visto che ultimamente si sentono storie alcuni asili mettono telecamere perché picchiano i bimbi! Un po’ di organizzazione …. Tra parenti gente venuta da montese ,marzabotto ecc e premetto che il barbone di turno (io) sono quello che a messo a disposizione il pulmino per tutti… Magari nn c’era caldo caldo ma avevamo da bere e tvÈ l’ultima sera il parroccho a dato una stanza dentro bella calda con sedie! in questo lasso di tempo ci siamo conosciuti meglio tra genitori ed è stato anche piacevole pur nn mettendo in dubbio che sia stata una faticaccia e l’ultima sera ogni uno a portato qualcosa e si è finito almeno per me orgoglioso di aver conosciuto altri genitori e aver socializzato un po cosa che ultimamente si pensa solamente a
Se stessi l’ultima sera a mezzanotte qualcuno a portato anche del panettone del vino una risata uno spuntino e la nottata è passata piacevole almeno parlo per me Per i figli penso che questo nn sia neanche da pensare come un peso se la cosa si deve fare si fa… Anche se potrebbero cambiare sistema…
Salve. Io sono una delle persone che ha fatto la fila. Si sopravvive di sicuro ma non addosserei la colpa completante all’istituto o al parroco. La maggioranza dei genitori si era accordata in un modo molto semplice per fare la fila in maniera civile ed umana. Purtroppo gli accordi sono stati spazzati via da genitori più “bravi” che
Si sono presentati alle 12.00 del giovedì davanti alla chiesa. Per poi far fare la notte ai nonni dei bambini. Forse è lo spirito poco collettivo di certe persone che con l’alibi della sfiducia nel l’umanità fanno quello che a loro pare non prestando attenzione a nessuno. E comunque basterebbe applicate un insegnamento cristiano abbastanza famoso. “Gli ultimi saranno i primi” e sono sicura che non si sentirebbe più parlare di fila.
Un bel tacer non fu mai scritto!
Buonasera a tutti, sono il papà di Coppola Sofia che scrive.
Titolo:Le differenze di don Silvano.
Innanzitutto scusatemi se userò frasi un pò forti, ma visto che la rabbia in
alcune situazioni come questa é difficile da combattere,
ed allo stesso momento accettare situazioni
imbarazzanti, causate dal parroco della chiesa del comune di
Vergato,una piccola e meravigliosa cittadina di BOlogna che
io amo tanto.
Ci teniamo a sottolineare, spero, come tutti gli altri genitori, che
sono stati(costretti,per il bene dei figli) a stare più di n°48 ore svegli,
alternandosi con i propri amici/familiari o altre carinissime
persone, che hanno avuto l’opportunità di poterci conoscere
come una famiglia cattolica e (praticante) molto vicino alla
chiesa da generazioni,per iscrivere la nostra bambina all’asilo nido della parrocchia stessa.
Dopo la lunga attesa,il giorno 10/01/2015, alle ore 8,30
si presenta la suorina per ritirare la lista di attesa, e
iniziare a chiamare i genotori in sequenza come scritti.
Arrivati al n°8, la suorina mi ha chiamato per
procedere con l’iscrizione, quindi sul momento mi ha chiesto
il nome/cognome, l’indirizzo civico, da potersi riportare
lei come appunto sul quaderno, poi mi ha rilasciato il
relativo modulo da compilare,e io gli ho lasciato il
pagamento anticipato pari a 60,00euro, dopo di che sono andato
a casa per recuperare un pò di sonno.
Nel pomeriggio della giornata stessa, 10/01/2015, ci arriva la
chiamata del parroco, dicendoci che la bimba non sarebbe stata
presa perhè essendo residenti in località Lissano di Riola di Vergato,
secondo lui dice che sono due chiese diverse nonostante siano
cattoliche.
Quindi la bimba non verrà presa,perchè appunto appartiene ad un altra parrocchia.
Come scritto da loro (dicono nel regolamento).
Allora visto tutto questo é meglio che si sappi, che il
nostro “carinissimo” don Silvano é stato anche il parroco della
chiesa di Riola.
Con tutto ciò,hanno iscritto un bambino (che poverino lui non centra niente)che deve ancora arrivare in italia,perchè stato addottato.
E ad un altro genitore,se riusciva a mantenere le spese mensili, della retta,altrimenti non lo avrebbero neanche preso….
Nel pomeriggio mia moglie ha chiamato,il parroco,per ovviamente,farsi ridare indietro la caparra,e gli è stato risposto che non c’era problemi,ma arrivata li’ la suorina accorgendisi chi era,si è dispiaciuta un sacco,e se ci fosse stato un posto mancante,saremmo stati richiamati.
Ma dopo tutto questo, per questione di principio,la nostra bimba non verrà,assolutamente,iscritta li.
La carinissima buon’anima di don giorgio se avesse saputo una
cosa del genere, oggi si sarebbe rivoltato nella tomba.
SONO SEMPRE PIU’ SBIGOTTITO DALLA CHIESA!!!!!!!!!!!!!
All’open day di quest’anno, come tutti gli anni precedenti, è sempre stato detto che ci sarebbero stati degli esuberi,(si parlava di una quarantina di persone) la struttura è piccola, e quest’anno garantisce solo n°24 posti.
Allora dico io! perchè non apliarsi, almeno così si creano dei posti di lavoro, vista la crisi che abbiamo in italia?
Tutto questo è accaduto per mala organizzazione.
Aggiungiamo in allegato copia del bollettino.
GRAZIE a tutti un saluto
BIAGIO COPPOLA
Buonasera a tutti, sono il papà di Coppola Sofia che scrive.
Titolo:Le differenze di don Silvano.
Innanzitutto scusatemi se userò frasi un pò forti, ma visto che la rabbia in
alcune situazioni come questa é difficile da combattere,
ed allo stesso momento accettare situazioni
imbarazzanti, causate dal parroco della chiesa del comune di
Vergato,una piccola e meravigliosa cittadina di BOlogna che
io amo tanto.
Ci teniamo a sottolineare, spero, come tutti gli altri genitori, che
sono stati(costretti,per il bene dei figli) a stare più di n°48 ore svegli,
alternandosi con i propri amici/familiari o altre carinissime
persone, che hanno avuto l’opportunità di poterci conoscere
come una famiglia cattolica e (praticante) molto vicino alla
chiesa da generazioni,per iscrivere la nostra bambina all’asilo nido della parrocchia stessa.
Dopo la lunga attesa,il giorno 10/01/2015, alle ore 8,30
si presenta la suorina per ritirare la lista di attesa, e
iniziare a chiamare i genotori in sequenza come scritti.
Arrivati al n°8, la suorina mi ha chiamato per
procedere con l’iscrizione, quindi sul momento mi ha chiesto
il nome/cognome, l’indirizzo civico, da potersi riportare
lei come appunto sul quaderno, poi mi ha rilasciato il
relativo modulo da compilare,e io gli ho lasciato il
pagamento anticipato pari a 60,00euro, dopo di che sono andato
a casa per recuperare un pò di sonno.
Nel pomeriggio della giornata stessa, 10/01/2015, ci arriva la
chiamata del parroco, dicendoci che la bimba non sarebbe stata
presa perhè essendo residenti in località Lissano di Riola di Vergato,
secondo lui dice che sono due chiese diverse nonostante siano
cattoliche.
Quindi la bimba non verrà presa,perchè appunto appartiene ad un altra parrocchia.
Come scritto da loro (dicono nel regolamento).
Allora visto tutto questo é meglio che si sappi, che il
nostro “carinissimo” don Silvano é stato anche il parroco della
chiesa di Riola.
Con tutto ciò,hanno iscritto un bambino (che poverino lui non centra niente)che deve ancora arrivare in italia,perchè stato addottato.
E ad un altro genitore,se riusciva a mantenere le spese mensili, della retta,altrimenti non lo avrebbero neanche preso….
Nel pomeriggio mia moglie ha chiamato,il parroco,per ovviamente,farsi ridare indietro la caparra,e gli è stato risposto che non c’era problemi,ma arrivata li’ la suorina accorgendisi chi era,si è dispiaciuta un sacco,e se ci fosse stato un posto mancante,saremmo stati richiamati.
Ma dopo tutto questo, per questione di principio,la nostra bimba non verrà,assolutamente,iscritta li.
La carinissima buon’anima di don giorgio se avesse saputo una
cosa del genere, oggi si sarebbe rivoltato nella tomba.
SONO SEMPRE PIU’ SBIGOTTITO DALLA CHIESA!!!!!!!!!!!!!
All’open day di quest’anno, come tutti gli anni precedenti, è sempre stato detto che ci sarebbero stati degli esuberi,(si parlava di una quarantina di persone) la struttura è piccola, e quest’anno garantisce solo n°24 posti.
Allora dico io! perchè non apliarsi, almeno così si creano dei posti di lavoro, vista la crisi che abbiamo in italia?
Tutto questo è accaduto per mala organizzazione.
Aggiungiamo in allegato copia del bollettino.
GRAZIE a tutti un saluto
BIAGIO COPPOLA
Che tristezza… mi ero ripromessa di stare zitta. Ma mi sento offesa personalmente… Innanzitutto io ho fatto la fila e sono contenta perché gli ultimi sei anni sono stati anni bellissimi per i miei figli. Seguiti, amati, rispettati, educati dalle insegnanti. Purtroppo nel’articolo (chi l’ha scritto conosce la nostra scuola?) ci sono varie inesattezze (bugie che dir si voglia)…la retta non é quella indicata, non si é mai arrivati a tre notti di fila, l’orario non é fino alle 17 ma fino alle 16,30 e solo per chi chiede l’orario prolungato si può andare oltre…ma cosa più importante non abbiamo mandato i nostri figli in quella scuola perché quando escono sanno leggere e scrivere ma , almeno per quanto mi riguarda, ma non sono l’unica, la nostra è una scuola cattolica dove viene trasmette e insegnato l’amore e la vita di Gesù
Detto ciò ognuno può scegliere l’insegnamento che crede…nessuno ci minaccia per farci fare una fila. Noi siamo contenti di aver fatto questo piccolo “sacrificio” per i nostri figli. Ci saranno sicuramente metodi migliori…ma al momento è così e le polemiche fanno bene ad esistere per altre cose ben più importanti. Inoltre sia io che mio marito abbiamo ricordi bellissimi di quella fila…aiuto reciproco, risate, socializzazione vera e amicizie nate “per caso” e ancora in corso.
Forse non ho fatto bene…Ma mi sembrava giusto puntualizzare alcune cose dette o non dette…e difendere chi come noi ha deciso di fare la fila pur non sentendosi matto come qualcuno ha “urlato”!
Buongiorno,
mi presento, sono il padre di quel bambino adottato “che poverino lui non centra niente”, che deve ancora arrivare in Italia e che strano a dirsi ha pure un nome che è Lorenzo!
Ci tenevo a ricordare al Sig. Coppola che il foglio recante i criteri previsti per l’iscrizione riporta tra gli altri:
5. Coloro che abitano fuori dalla Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù possono essere iscritti solo se rimangono posti disponibili, al termine delle iscrizioni.
I suddetti criteri erano anche stati verbalmente spiegati da Don Silvano durante l’open day al quale mi risulta la sua famiglia avesse partecipato.
Trovo infine vergognoso e scorretto il fatto che si insinui che mio figlio, che sarà residente nella Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, non dovesse essere iscritto ed avesse quindi meno diritti di un bambino residente nella Parrocchia di Riola in quanto ancora non fisicamente sul suolo italiano!
Invito, inoltre, la Signora Cippone, o la sua redazione, a verificare bene che i commenti pubblicati non possano essere lesivi della dignità degli altri!
Ringrazio e, seppure profondamente amareggiato da quanto letto, saluto cordialmente.
Fausto Suppini
Buon giorno sign. Suppini sono la moglie del sign. Coppola ,volevo chiederle scusa se mi sono espressa cosi,ma non volevo e nn voglio offendere lei e il sio bambino ma l’organizzazione della parrocchia .xke sono delusa che x 5 km mi sia stato detto che nn sono della loro parrocchia quando poi sono stata anche io in quell asilo e animatrice x tanti anni .Guardi le assicuro che nn ce l avebo con voi ma ripeto con la parrocchia le chiedo di nuovo scusa ma la rabbia a volte è più forte della ragione. Se vuole chiarimenti sono a disposizione. Distinti saluti e buona giornata alessandra e biagio
anche all’ asilo dove volevo mandare mia figlia c’era la coda (ma mica di giorni parliamo di ore) bè me ne sono andata uno perchè alle 9 io devo essere in ufficio 2 perchè lo trovo RIDICOLO chi prima arriva può iscrivere il figlo all’ asilo??? ma che criterio eh?? ma giorni in coda???? ma che problemi avete?…. e poi altro che mancanza di organizzazione..io non mi posso mica prendere permessi a lavoro perchè devo fare la coda all’ asilo..ma che cavvolo…. l’ho mandata tranquillamente da un altra parte senza far code..scomettiamo che impara a leggere e scrivere lo stesso??? take it easy!
Signora Cioni buonasera, volevo capire da quali fonti le hanno detto così tante falsità sulla suola dell’infanzia pubblica di Vergato. Innanzitutto possiamo essere fieri di avere nel nostro piccolo paese una scuola che funziona e anche bene; le maestre sono molto brave ed efficienti insegnano tantissime cose ai nostri bimbi che sono anche trattati amorevolmente da tutto il personale della scuola. Come ho già detto si può dire che la struttura è vecchia (nel pubblico non ci sono soldi si sa) ma le assicuro che è pulito. X quanto riguarda le feste religiose stia tranquilla che si festeggiano anche qui assieme a tutti i bimbi di qualsiasi origine (anche noi abbiamo fatto la recita e anche da noi è arrivato Babbo Natale). Per quanto riguarda la graduatoria per entrare se va sul sito del Comune potrà constatare che non si menziona il reddito e cosa più importante i bimbi con genitori lavoratori hanno un punteggio più alto. Per quanto riguarda la mensa il cibo che mangiano alla materna è lo stesso che viene dato anche ai bimbi delle elementari (chiedo se lei è di Vergato sua figli dove va ora a scuola?) Per portare rispetto alle persone (penso che chi manda il proprio figlio ad una scuola Cattolica voglia insegnare anche quello) bisogna iniziare a parlare di quello che si sa e non denigrare sempre una struttura funzionante come l’asilo di Vergato. Sinceramente mi sento molto offesa! Io non parlo dell’asilo parrocchiale perché non lo conosco e nello stesso tempo rispetto le scelte altrui non facendo girare menzogne. Da genitore che manda e manderà i propri figli alla scuola pubblica le dico che mi sono stancata di sentire tante bugie e malignità da chi non sa le cose.
Bunasera,
Anch’io faccio parte di quelli che hanno fatto la notte per un posto all asilo….
Sono mamma di 3 figlie che lavora,e non ho aiuti materiali di nonni o parenti in quanto lontani da noi,eppure mi sono organizzata con il marito(che lavorava) e ho fatto la coda,questione d organizzazione,e sacrifici…ma sono viva…e alla fine anche divertita da questa esperienza,dove ho legato con altri genitori che giornalmente quando li incontri al nido o in giro magari appena li saluti.
Mi è stata fatta a me la domanda se riuscivo a pagare la retta,be si pago il nido,riuscirò a pagare le suore,e se ho scelto di non mandarla al comunale ho i miei buoni motivi,tra questi è sicuramente l orario che per chi lavora a tempo pieno e molto penalizzante,la preparazione dipende molto anche dal bambino,ma sicuramente c’è un altra marcia….e il termine di paragone c’è l ho perché la mia bimba di mezzo ha frequentato entrambi gli istituti!
Le modalità d iscrizione….mi viene da pensare che c’è chi fa la fila per l iphone o i saldi….io la faccio per l asilo….
E si credo che abbiano ragione anche che chi per pochi km non ha potuto vedere la sua bimba iscritta,e devono accettare la critica tutti,come l ho accettata io dal don….credo sia umano che chi ha iscritto il bimbo che non è ancora qui con loro ,prendendo iniziative si è esposti e quindi la critica ci sta!
Gentile Signora Cioni Barbara, le volevo rispondere in merito a qualche inesattezza riguardo la scuola dell’infanzia statale di Vergato: l’orario di apertura e’ dalle 8 alle 16.30 con possibilità di usufruire del pre e post scuola cioè anticipare e posticipare l’entrata è l’uscita della scuola di 30′, 2 volte alla settimana c’è un’insegnante assunta dalla Curia che fa religione ai bambini dalle 9 alle 12, tutte le feste vengo fatte: Natale Pasqua compleanni recite ecc., l’ambiente certamente e’ vecchio ma PULITO, gestito al meglio da persone qualificate sia docente che ATA e per finire il sistema di graduatoria nn si basa sul reddito anche se bisogna presentare l’ise come da legge, ma da diversi fattori: data di nascita del bambino, frequentazione del nido, quanti genitori lavorano e se ci sono dei parenti ecc. Se tutti e due i genitori lavorano e il bambino ha frequentato il nido, stia tranquilla avrà la precedenza su tutti quelli che non hanno frequentato nessun asilo, su quelli con genitori a casa dal lavoro, e da quelli che hanno qualcuno che li può accudire (quindi non è proprio come dice lei) Con la dichiarazione dell’ise, ci sono molti che avendo più di un figlio e lavorando solo un genitore nn pagano 130/140€ mentre alla cattolica nn è così. Nessuno domanda se si può pagare tutte le mensilità, e se anche fosse, i bambini nn verrebbero rifiutati dando la possibilità al genitore di LAVORARE. Il mese di giugno la scuola e’ aperta tutto il mese e per luglio visto che la scuola è chiusa ci sono i campi solari a pagamento come dalle suore. Io ho avuto 2 esperienze proprio alla materna parrocchiale di Vergato e mi creda che è stata molto migliore quella con l’insegnante laica che quella con l’insegnante cattolica. Prima di parlare bisogna conoscere bene la scuola e gli operatorI. Buona sera
Buongiorno, saro’ breve. Non capisco dove sia il problema. Se c’e’ un regolamento va rispettato e se ci tieni a tuo figlio fai anche un mese di fila.La storia e’ vecchia come pure il regolamento. Non sono sufficienti 2 anni per organizzarsi? O piu’ semplicemente se non ti va bene il regolamento o le modalita’ vai altrove.
Io l’ho fatta e non non sono morta per questo e i miei figli non sono usciti dalla scuola materna come dei piccoli geni.
Saluti.
Buonasera, sono un padre che ha avuto la (s)fortuna di fare la fila la notte per l’iscrizione del proprio figlio alla materna. Ho letto tutti i commenti, anche quelli che magari sono continuati su FB e vorrei dire anch’io la mia. Sono nativo di Vergato, e conosco, almeno di vista, quasi tutti voi e quasi tutti quelli che saranno i futuri compagni di mio figlio.
Innanzitutto il mio appoggio va a “mamma bis”: c’è un regolamento, è quello, se non ti va bene lo iscrivi da un’altra parte (come magari al comunale visto che siamo uno dei paesi fortunati ad avere il “lusso” di poter scegliere tra 2 scuole materne). Ma questo per dire che non era il caso di scrivere un articolo come se fosse stata scoperta l’acqua calda. Il problema c’è sempre stato, ci sono proposte alternative che si stanno valutando, e, molto semplicemente, se non ti va bene fare la fila non la fai e buonanotte! Io ero passato giovedì sera e quando ho visto la gente in fila il mio commento è stato “va beh, io passo domani sera, se c’è posto mi fermo, altrimenti pace!”.
Poi dopo: vere tutte le cose dei regolamenti comprese quelle dette da Simona Suppini alla quale va il mio sostegno. Credo che effettivamente, da quello che anche a me hanno riferito genitori di bambini già alle elementari, la differenza ci sia, ma questo sia dovuto a un fatto molto semplice: trovarsi in una scuola dove sono quasi tutti italiani e parlano quindi tutti la stessa lingua, è più facile lavorare rispetto a una scuola dove ci sono anche bambini extracomunitari che magari ancora non parlano nemmeno in italiano. Si parte da due punti ben distanti e diversi tra loro. E’ vero, mio figlio lo iscrivo dalle suore, ma in questi 2 anni di nido siamo stati felicissimi della scelta fatta e, se non fosse per una scelta anche di comodità di orari e termine a giugno (è vero che anche il comunale propone il prolungamento ma solo se c’è un certo numero di bambini, cosa che in questi 2 anni di nido non è mai avvenuta) lo avremmo iscritto alla materna comunale.
Poi dopo mi rivolgo a Fausto: sono stato uno di quelli che ha “criticato” la vostra scelta della fila, ma nessuna critica era rivolta direttamente a questa vostra scelta nè al fatto che vostro figlio fosse adottato o meno… I termini della “discussione” non sono stati questi: il dubbio sorge dal fatto che, viste esperienze di amici che hanno adottato bambini (e sto parlando di gente che abita in Svizzera) e, a cose “ormai fatte” hanno avuto dei ritardi burocratici di 6 mesi (cosa che mi auguro non succeda a nessuno!!!!), a conti fatti la riflessione sorta è stata “ma se c’è un ritardo e gli arriva a Natale, supponiamo, dopo magari decidono di non metterlo alla materna a anno già iniziato, quindi stanno facendo la fila e “togliendo” un possibile posto, a un altro genitore!”. La riflessione è stata in questi termini! Poi il “passa parola”, le chiacchiere di sottofondo, internet,….amplificano il fatto! Certo, magari non sono state belle riflessioni neppure queste, e, come sempre una bella chiacchierata a 4 occhi dicendosi tranquillamente le cose, avrebbe evitato un sacco di dubbi. Ho avuto il piacere di conoscere Biagio e non mi è sembrato che il suo messaggio volesse essere quello. Conosco Alessandra da quando era bambina ormai e sono sicuro delle sue scuse (cavoli, avessi saputo che non eravate di Vergato ve l’avrei detto io stesso che correvate il rischio di venire esclusi perchè non della parrocchia).
Personalmente la nottata è stata una gran bella esperienza, ci ha fatto conoscere + o – tra noi genitori (che solitamente ci incrociamo senza guardarci negli occhi), ci sono stati bei momenti….
Voglio fare una proposta: perchè invece di scrivere un articolo così non si scrive un articolo sulle cose buone che la fila ha dato? Del tipo: solidarietà tra di noi, conoscenza, risate insieme, pensieri, dubbi comuni, condivisione di cibo e bevande, …
Perchè è vero, è stato faticoso, ma penso che in fondo ci abbia arricchito un pò tutti!
E dei disguidi che si sono creati è perchè come sempre noi ci nascondiamo dietro un monitor senza aver il coraggio di parlare tra di noi.
Spero di aver chiarito un pò, almeno per Fausto, la “critica” mossa nei loro confronti, ricordando a tutti che siamo alla fine sulla stessa barca e tutti, con i nostri pregi e difetti, abbiamo ognuno di noi i loro problemi, difficoltà, dubbi, domande… In fondo, la difficoltà, è stata proprio nel non conoscersi e non aver avuto il coraggio di parlarsi…
Forse, alla fine, ci dovrebbero essere più serate così per “rompere” quel ghiaccio che abbiamo nei confronti della gente che non conosciamo. Per me è stata una serata molto ricca che mi ha dato l’opportunità di iniziare a conoscere i genitori dei futuri compagni di mio figlio e che sono stato ben lieto di conoscere e sapere che i nostri figli saranno compagni (c’è con il padre di una bambina che siamo stati battezzati lo stesso giorno, e quella sera eravamo lì inisieme a fare la fila per i nostri figli…. Forte a come le strade della vita a volte tornino ad incontrarsi).
Detto questo mi scuso anticipatamente se qualcuno si fosse sentito offeso o ferito da ciò che ho detto, e sono sempre disposto a chiarire anche a 4 occhi. O magari anche solo per andarsi a fare un caffè insieme!
Ciao un abbraccio a tutti/e
Ho letto l’articolo e tutti i commenti che sono seguiti. Al di là del fatto che alcuni davano uno spaccato di vita sociale di cui ormai si sono perse le tracce nelle vite solitarie e frenetiche che viviamo oggigiorno, in linea di massima sono emerse anche molte inesattezze nelle conoscenze che i genitori hanno delle due scuole materne di Vergato.
Personalmente sono d’accordo con coloro che reputano il sistema d’iscrizione della scuola parrocchiale abbastanza sorpassato, ingiusto e, per certi versi, di tipo elitario (basta analizzare attentamente il regolamento per capire subito che sono le fasce più deboli, sia in termini economici, sia in termini sociali, ad essere svantaggiate nell’accesso alla scuola parrocchiale).
Quanto alla scuola materna statale, per quanto mi riguarda è stata frequentata dai miei tre figli e, rispetto alle critiche mosse da alcune persone, mi sento di precisare quanto segue.
– Innanzitutto la scuola dell’infanzia statale è una scuola INCLUSIVA, sia per quanto riguarda situazioni di handicap, sia per quanto riguarda qualsiasi altro bisogno educativo speciale – inteso come tale la frequenza alla stessa di bambini di nazionalità diverse, di religioni diverse, di estrazione sociale diversa. Proprio questa non omologazione è la ricchezza di questa scuola, dove i miei figli sono cresciuti e sono stati preparati per affrontare le sfide della scuola elementare.
– NESSUNA DIFFERENZA è stata riscontrata da me o dalle insegnanti dei miei figli, rispetto alla formazione e alle competenze con cui tutti i bambini sono arrivati in prima. Per quanto riguarda i princìpi cristiani, credo che sia molto “comodo” proclamarli e professarli in una scuola dove si è tutti omologati, mentre è molto più vero praticarli in scuole dove giornalmente si affronta e ci si confronta sui temi dell’integrazione e della diversità.
– Per quanto riguarda il cibo, è facile dire che “è più buono quello delle suore”, le quali si occupano direttamente della scelta e della preparazione delle pietanze. Va tenuto conto, però, che quello dell’asilo comunale (menu servito a nido, materna ed elementari) è concordato con i dietisti della ASL e osservato per grammatura, caratteristiche dei cibi e procedure di preparazione e conservazione dalla CAMST… Tutto ciò a mio avviso è sufficiente per ritenere che il menu somministrato agli alunni abbia le caratteristiche di varietà, completezza e genuinità dettate ormai anche da stringenti regole regionali.
– Infine, possiamo sicuramente dire che l’edificio delle scuole materne statali sia vecchio, ma non possiamo affermare con la stessa cognizione di causa che sia sporco… a volte si è portati a credere che sia sporco ciò che è vecchio!
In ultimo, credo che farebbe bene a tutti poterci incontrare insieme, scuole materne parrocchiali e statali, in un momento conviviale (per esempio una festa per le nostre scuole) in cui si possa stare insieme e ci si possa conoscere nella speranza di poterci arricchire l’uno delle esperienze dell’altro, e per scoprire che potremmo avere cose in comune anche con persone che “non avrebbero mai fatto la fila davanti all’asilo parrocchiale”!
Un caro saluto a tutti.
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