Agape: se quattro diciottenni si lanciano nel sociale a suon di video

Orlando Mollica
Orlando Mollica

Hanno chiamato anche Antonio Dikele Distefano i quattro ragazzi modenesi di Agape, il gruppo che una volta al mese, su YouTube, lancia un video a tema sociale per combattere, prima di tutto, gli stereotipi. Lo scrittore ravennate di origine angolana, che in questi mesi sta girando l’Italia per presentare il suo “Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti?” (Mondadori) di cui in tempi non sospetti avevamo parlato anche noi, è uno dei protagonisti di “No razzismo”. A Orlando Mollica, fondatore di Agape, abbiamo chiesto di raccontarci come mai quattro diciottenni – facendo a pezzi il luogo comune dei ragazzi svogliati, superficiali e senza interessi – si imbarchino in un’impresa del genere.
Insieme a Davide, Gian Marco e Jordi, come ti sei trovato a parlare di omofobia, autismo e ragazze ‘curvy’, argomenti dei primi tre video?
“L’avventura di Agape l’ho iniziata in solitaria. Ho un amico omosessuale che la scorsa estate mi ha raccontato le fatiche nel fare coming out. Così ho deciso di realizzare il primo video. Quando gli alti ragazzi, che avevo conosciuto tramite il calcio o compagnie comuni, lo hanno visto, mi hanno chiesto di potersi unire a me”.
Nel video sul razzismo ci sono lo chef Massimo Bottura e il comico ‘Il Pancio’. Difficile coinvolgerli?
“No, nessuno di coloro ai quali abbiamo chiesto un contributo si è tirato indietro. Lo stesso Antonio Distefano è stato gentilissimo: è rimasto entusiasta del progetto e ha scritto un testo di grande impatto e poesia”.
Su cosa vi concentrerete per il prossimo video?
“Ogni mese lavoriamo su un tema. Il prossimo sarà la violenza sulle donne. Contiamo di lanciare il video nella giornata dell’8 marzo”.
E poi, pensate di strutturarvi come associazione?
“Ancora no. Preferiamo puntare a diventare un vero canale di YouTube, a non dire mai cose scontate o banali”.
E i vostri genitori, che ruolo hanno?
“Ci supportano molto, aiutandoci con i contatti. Sono molto orgogliosi del lavoro che stiamo facendo”.

Qui la pagina Facebook di Agape

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