Capnocytophaga canimorsus: questo il nome del terribile batterio che lo scorso dicembre ha colpito il 25enne Gianluca Vona, scatenandogli una setticemia che lo ha portato a un passo dalla morte. La madre del ragazzo, Carmela Vrenna, intervistata sulle pagine de Il Resto del Carlino, ha raccontato la terribile avventura subita dal figlio, conclusasi con il lieto fine.
Il giovane, infatti, che aveva accusato in un primo momento febbre e dolori vari, facendo sospettare una banale influenza, il 7 dicembre si era rivolto al Pronto Soccorso dell’ospedale di Ravenna, dove nel giro di qualche ora era entrato in coma. Secondo la madre è stato l’intervento tempestivo dei medici, che hanno deciso per l’intervento chirurgico quando ormai la colecisti era scoppiata e i polmoni erano pieni d’acqua, a salvare Gianluca. Scongiurando addirittura l’amputazione degli arti. I sanitari avrebbero spiegato alla donna che quello di Gianluca è il terzo caso al mondo.
Ora Gianluca sta proseguendo la riabilitazione ma sta bene. La madre ha raccontato che mai avrebbe pensato che la saliva del cane del figlio, che essendo senza milza ha le difese immunitarie più abbassate rispetto agli altri, potesse scatenare tutto questo.
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