Bere una cioccolata calda al vulcano. Assistere allo spettacolo notturno delle lucciole. Fare trekking vicino al torrente. Molte di queste esperienze, per i nostri figli che crescono in città, non sono certo a portata di mano. Ma una possibilità c’è. La offre Calycanthus, la cooperativa di Dozza che da tredici anni organizza le Settimane Verdi all’interno del Parco nazionale delle foreste casentinesi, nell’Appennino tosco-emiliano. Roberta Gherardi e i suoi saranno a Happy Family il 28 febbraio e il primo marzo alla Fiera di Forlì per incontrare i genitori e spiegare perché è importante far vivere ai bambini – dalla seconda elementare ai 16 anni – sei giorni lontano da casa, immersi nella natura, a contatto con gli altri.
Il “quartier generale” delle Settimane Verdi – quattro per i più piccoli e quattro per i più grandi dal 15 giugno all’8 agosto – è l’agriturismo Casa Ottignana di Tredozio, dove i bambini dormono, frequentano corsi di piscina e organizzano pigiama party e da dove partono ogni giorno per escursioni alle cascate d’acqua cheta, trekking, pranzi all’aperto, bagni in piscina. Un programma fitto che vede una partecipazione di 38 bambini alla settimana seguiti da educatori esperti: “Il 40% ritorna – spiega Roberta Gherardi – e non a caso abbiamo dovuto alzare il limite massimo d’età. Molti ragazzini delle medie, infatti, desideravano ripetere l’esperienza”.
E se i bambini, soprattutto i più piccoli, vanno in crisi? “Siamo preparati, è normale avere nostalgia. Negli ultimi due anni, però, nessuno è tornato a casa. In passato era successo. In ogni caso sentiamo i genitori al telefono e cerchiamo di stare il più possibile vicino al bambino per provare a trattenerlo. Le Settimane servono anche a questo: a favorire la socializzazione e l’autonomia, al di là che la famiglia abbia bisogno di collocare il bambino”.
Spesso, sono proprio i bambini a stupire gli adulti per il loro livello di indipendenza: “Abbiamo notato che chi arriva da solo, senza il classico gruppetto di amichetti, è anche chi ha meno problemi ad abituarsi, fare amicizia, inserirsi”. In ogni caso, l’esperienza è valida per tutti. Il bacino d’utenza vede in pole position le province di Forlì-Cesena, Bologna, Ravenna, Ferrara e Firenze. Ma il limite non c’è.
A Happy Family le famiglie troveranno video, foto, depliant e moduli di iscrizione. Sul sito, in realtà, ci si può già iscrivere. Basta cliccare qui.
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