Ravenna, nasce il gruppo delle donne digitali: “Ma non vogliamo una riserva indiana”

Le GGD di Ravenna: da sinistra Valentina Crociani, Sara Baraccani, Silvia Versari e Marianna Panebarco
Le GGD di Ravenna: da sinistra Valentina Crociani, Sara Baraccani, Silvia Versari e Marianna Panebarco

“La nostra sarà una rivoluzione gentile”. Arrivano anche a Ravenna le GGD o Girl Geek Dinners che dir si voglia. Un gruppo locale di appassionate di nuove tecnologie e digitale nato sulle tracce di una precedente esperienza romagnola avviata da Alessandra Farabegoli, a sua volta ispirata a un progetto di matrice britannica. Le “girls” sono Marianna Panebarco, imprenditrice nel settore media; Sara Baraccani, graphic designer e social media manager; Silvia Versari, copywriter; Valentina Crociani, giornalista. L’età oscilla tra i 30 e i 40 anni. Due di loro – Marianna e Silvia – sono anche mamme, con due figli a testa. Ne abbiamo parlato con la prima, che Romagna Mamma in tempi non sospetti aveva intervistato sulla conciliazione tra famiglia e lavoro (leggi l’intervista qui). E su quanto la parità di genere inizi dalle cose alla portata di tutti: dai pannolini e dalla cena da preparare, certo, ma a questo punto anche da un computer.
Marianna, quanto sei geek, ovvero appassionata di tecnologie?
“Forse lo sono meno delle altre. Ma sotto la definizione di geek vogliamo far ricadere molte cose, prima tra tutte la curiosità. Al primo nostro evento, la sera del 15 maggio – che è anche il primo giorno del Free Lance Camp – allo Chalet dei giardini pubblici, vogliamo che arrivino donne di tutti i tipi, di tutte le età, interessate solo a mettersi in discussione, non per forza abili con il computer. Ognuna potrà portare con sé una seconda persona, anche un uomo se lo vorrà”.
Come vi siete conosciute tu e le altre del gruppo?
“Conoscevo Silvia dai tempi del liceo, ma solo di vista. Non ci eravamo mai parlate. Le altre le ho conosciute sui social, Facebook e Twitter. E così tutte e quattro abbiamo iniziato a interagire, scoprendo molte affinità”.
Donne e tecnologie: non c’è il rischio di una auto-ghettizzazione?
“No, non vogliamo certo creare una riserva indiana di donne. Vogliamo fare rete tra di noi, offrire una prospettiva e un punto di vista diverso, ognuna con le proprie capacità. Le opportunità per organizzare cose interessanti e far sentire la nostra voce crediamo siano molte”.
Avete già in mente i prossimi eventi?
“Il 18 luglio, in Darsena, organizzeremo con tutta probabilità il ‘Digital skill sharing’ nel quale una quindicina di geek girls, magari su piccoli tavoli come in uno speed date, daranno pillole di sapere digitale ai profani: istruzioni anche molto semplici, come per esempio come si usa WhatsApp. Probabilmente saremo anche all’interno del festival che si tiene d’estate sui lidi ravennati ‘Donne verso il mare aperto’. Abbiamo lavori, case e famiglie ma anche tanta energia da spendere in questa nuova avventura”.

Questo il programma del 15 maggio, a partire dalle 19,30:
Aperitivo
“Donne digitali: numeri, opportunità, storie e problemi da superare” di Lidia Marongiu
“Cambiare un passo alla volta” di Alessandra Farabegoli

Maggiori info sul sito delle GGD di Ravenna
Qui il sito nel quale iscriversi alla prima cena
Qui la pagina Facebook

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