mamme omosessualiIl registro che riconosce e tutela le unioni civili a Rimini è realtà. Nella seduta di ieri sera il consiglio comunale ha infatti approvato il regolamento per il riconoscimento delle unioni civili. Il regolamento è stato approvato con 18 voti favorevoli (maggioranza, Movimento 5 Stelle e il consigliere di Fare Comune Fabio Pazzaglia), 5 voti contrari (i consiglieri Angelini, Zerbini, Mauro, Moretti, Renzi) e 1 astenuto (Mancini).

Con questo atto sarà possibile per i cittadini richiedere all’Amministrazione Comunale un attestato che certifichi l’esistenza di “unione civile basata su vincolo affettivo”, inteso come reciproca assistenza morale e materiale. Già da questa mattina gli uffici sono al lavoro per definire le ultime procedure e predisporre il software necessario per creare la banca dati (che sarà collegata all’anagrafe comunale) e poter partire quindi nel giro di pochi giorni con il rilascio dei primi attestati.

Potranno richiedere di essere iscritte nel registro delle unioni civili due persone maggiorenni, di sesso diverso o dello stesso sesso, residenti e coabitanti nel Comune di Rimini. Chi si iscrive al registro è equiparato al “parente prossimo del soggetto con cui si è iscritto” ai fini della possibilità di assistenza. Il cessare della situazione di coabitazione o di residenza nel Comune di Rimini determina la cancellazione d’ufficio dal registro. Ulteriori dettagli (la data di attivazione del servizio e gli orari dello sportello a cui i cittadini potranno rivolgersi) saranno forniti nei prossimi giorni.

“La discussione sul tema dei diritti civili non si ferma con l’approvazione del Registro di Rimini – commenta il sindaco di Rimini Andrea Gnassi – Questo perché esso non è un tema generico, astratto, altro ma riguarda noi, tutti noi: la società di oggi è questa, e dunque è esercizio soprattutto inutile vedere una società o come la si vorrebbe o come era un tempo o con le lenti deformate dell’ideologia. Ieri sera il Consiglio comunale di Rimini ha detto sì a un salto di qualità che riguarda tutti noi. Spesso si dice: nessuno deve rimanere indietro. Ma per non rimanere indietro bisogna fare dei passi in avanti. Il riconoscimento delle unioni civili è un passo in questa direzione; nella direzione cioè di elevare il tasso di civiltà della nostra comunità. Oggi è un bel giorno”.

Sempre sul tema, è stato approvato con 18 voti favorevoli (maggioranza, Pazzaglia e Movimento 5 Stelle) e 6 contrari (i consiglieri Angelini, Mancini, Mauro, Moretti, Renzi e Zerbini) l’ordine del giorno proposto dai consiglieri Zoffoli, Donati, Galvani, Morolli e Mazzocchi sulla “trascrizione dei matrimoni contratti all’estero tra persone dello stesso sesso e maggior tutela delle unioni civili”. Con questo atto si impegna il consiglio comunale a sostenere il riconoscimento alla trascrizione dei matrimoni civili celebrati all’estero, a sollecitare il Parlamento affinché approvi una legge in materia a tutela di queste unioni e infine impegna il Comune a sottoscrivere un protocollo d’intesa con l’ordine dei notai per dare garantire una tutela aggiuntiva alle unioni civili che verranno registrate d’ora in avanti grazie al regolamento appena istituito.