Se il pediatra è social: “Assisto 10mila mamme su Facebook. Ma mai una diagnosi on-line”

bambino Dal pediatraQualche avvocato ha storto il naso ma i colleghi no. Ciccio Marinelli, pediatra pugliese, non teme nulla: la sua “missione” – come la definisce – è dare consigli on-line alle mamme, senza mai sbilanciarsi in diagnosi o prescrivere antibiotici. Il medico, con il web e in generale con il computer, ha sempre avuto una gran dimestichezza. Sarà per questo che una cinquantina di mamme, qualche tempo fa, gli hanno chiesto di rispondere alle richieste dei genitori sulla pagina Facebook “Da mamma a mamma”, che ha base nel barese. Dopo poco, l’ha contattato anche Miriam Maurantonio, fondatrice del gruppo Facebook “Consigli da mamma a mamma Emilia-Romagna”. Mille e 600 utenti nel primo caso, oltre 8mila nel secondo.
Dottore, non saranno troppe le mamme da seguire?
“Sono tante, si sono moltiplicate nel giro di pochissimo. Nei periodi di picco delle malattie infettive, o quando ci sono i richiami per i vaccini, mi arrivano anche 400 richieste al giorno. Di fatto, ho un bacino di circa 10mila mamme da assistere”.
I social, e Internet in generale, sono spesso un’arma a doppio taglio: si trova tutto e il contrario di tutto. Come fa a barcamenarsi?
“Cerco sempre di mantenere la mia professionalità. Posso dare un consiglio, per esempio dire a una mamma di prendere una crema emolliente per una dermatite, non certo prescrivere il cortisone. Posso suggerire i comportamenti da tenere nell’alimentazione dei bambini, in caso di febbre. E mi sento anche libero nel dire che in otto casi su dieci è inutile andare al pronto soccorso. Sui vaccini, poi, la mia posizione è sempre ferma: ho 55 anni, da piccolo ho visto i miei cugini prendere la poliomelite, per me rifiutare i vaccini è come negare la Shoah. Quando mi attaccano e mi dicono che ho degli interessi in gioco, mi difendo in un battibaleno: vivo in provincia di Bari, non ho alcuna implicazione in Emilia-Romagna. Non ho libri da vendere, vado ai congressi a mie spese. Se ho scelto di aiutare le mamme che vivono è lì è perché mi piace e penso sia utile”.
“Mi tagghi il pediatra” è la frase che ricorre più spesso quando le mamme si chiedono reciprocamente qualche dritta: che cosa riguardano, più spesso, le richieste che riceve?

“Le patologie infettive, sulle quali però non mi espongo mai: non diagnosticherei per nessun motivo al mondo una bronchite. Quando do un consiglio a una mamma, termino sempre dicendole di rivolgersi al suo pediatra di fiducia. Al massimo, nel frattempo, posso consigliarle di fare al bambino i lavaggi nasali”.
Qual è l’atteggiamento delle mamme? Si affidano o no?
“Non sempre. Le mamme del gruppo pugliese accettano di più le informazioni che do. Quelle emiliano-romagnole meno, partono già con un’idea o un pre-concetto. Spesso mi tocca fare delle vere guerre, spiegando che la competenza medica non si può improvvisare. Ma non generalizzo: certe volte sono proprio le mamme a stupirmi, mettendomi a conoscenza di pubblicazioni o link che non conosco. C’è sempre da imparare, anche per me”.

In questo articolo ci sono 10 commenti

Commenti:

  1. Grande dr Marinelli! È vero qui le mamme emiliane e romagnole sono più agguerrite ma per fortuna c’è ne sono anche molte con il sale in zucca! E ritorno adisco che è vero…il dr. Marinelli non si sbilancia mai anche a costo di sgridarci tutte quante! Vai così Doc!

  2. L’INTERESSE DELL’AZIENDA SULLE VACCINAZIONI …15 EURO OGNI VACCINO SOMMINISTRATO – L’accordo riconosce un compenso di 15 euro per ogni atto vaccinale e stabilisce “premi di obiettivo”interessanti:
    – 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > del 95% per terza dose di esavalente
    – 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > del 95% per morbillo
    – 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti femmine > dell’ 80% per papillomavirus.
    I relativi premi di obiettivo sono dimezzati per il raggiungimento di coperture tra 92 e 95% per terza dose di
    esavalente e morbillo, e di coperture tra 71 e 80% di papillomavirus. ..VI METTO L’ATTO QUI SOTTO PER ESTESO..SONO SOLO MERCENARI.

  3. Posso dirle un GRAZIE veramente sentito e mi permetto di darle un giudizio di metodo da ex-classicista. Non ho mai visto un’intervista con una capacità di sintesi e di individuazione dei punti salienti così ben fatta tenendo conto che si è trovata di fronte un tizio (il sottoscritto) a dir poco loquace. Grazie ancora e complimenti!!!

  4. Beh, al primo figlio tutto è nuovo per i neo genitori e le ansie spesso sono molte e molte volte ingiustificate.
    Avere qualcuno di supporto che possa indirizzare su cosa davvero meriti attenzione e cosa meno con professionalità, è di grande aiuto. Come risolvere piccoli disagi di salute dei. E con tutta la velocità di comunicazione dei social. Si possono evitare ansie inutili e inutili corse al pronto soccorso, di cui spesso si usufruisce a sproposito.

  5. Conosco il dottore personalmente perché qualche volta, con grande disponibilità, si è preso cura di mio figlio. Se posso asserire una cosa, con assoluta certezza, è che il dottore, oltre ad essere un professionista di indubbia bravura, fa parte di quella categoria di medici che svolgono il loro lavoro per passione e non per il compenso che potrebbero trarne.

  6. cara Ampa (ma cos’è un recettore del sistema nervoso centrale??) Si dà il caso che io tranne una 50ina di vaccini antinfluenzali in SELEZIONATISSIMI soggetti a rischio non faccia nemmeno un vaccino in più nel mio ambulatorio. Il che sommato al fatto che come al contrario fanno alcuni suoi …conoscenti non scrivo libri costosissimi e come ha detto l’ottima giornalista non faccio congressi lautamente pagati ma “a mie spese (!!!)” e che (the last but not the least) vivo dall’altra parte d’Italia mi tiene migliaia km lontano dalle sue insinuazioni

    1. Veramente i libri a cui allude sono poco costosi i convegni sono gratis e l’ego-a differenza di quello di qualcun altro- molto contenuto!

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