Le donne, in Emilia-Romagna, fumano sempre meno. Lo dice l’indagine Passi condotta dalle Aziende Usl sulle abitudini e gli stili di vita nella nostra regione negli anni 2011-2014. In generale, fuma una persona su tre. Per sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni del fumo e fare al contempo prevenzione, tra le molte attività sono in distribuzione, nei Punti nascita di tutta l’Emilia-Romagna, dei bavaglini con la scritta “Tutta vita, niente fumo” per ricordare ai genitori l’importanza di offrire al proprio bambino un ambiente dove crescere sano e libero dal fumo.
In Regione fumano più gli uomini rispetto alle donne: 32% rispetto al 25%. A partire dal 2011 le donne mostrano un calo lieve ma costante. Non solo: in Emilia-Romagna l’abitudine al fumo inizia precocemente. Il 6% degli intervistati già a 13 anni, il 29% a 15, percentuali che salgono al 31% tra i 18 e i 24 anni e al 35% tra i 25-34 anni. Dopo i 50 anni i fumatori diminuiscono progressivamente: 24% tra i 50-69 anni, 11% tra i 70-79 anni, 5% dopo gli 80 anni.
Rispetto al fumo passivo, in Emilia-Romagna il 77% delle persone tra i 18 e i 69 anni riferiva nel 2014 che il divieto di fumo nei luoghi pubblici è sempre rispettato (il 68% a livello nazionale). Il dato sale all’80% per i luoghi di lavoro (77% la percentuale nazionale). Dall’indagine emerge ancora che nel 22% delle abitazioni in Emilia-Romagna si fuma (identico al dato nazionale). Non si fuma nell’88% delle abitazioni dove vive un minore di 14 anni.
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