Si chiamano Cristiano Pinausi e Horace Bowie. Il primo è italiano, il secondo americano. Sono sposati, vivono a Miami e hanno due gemelli di due anni e mezzo, Matteo e Luca. Approfittando di una vacanza in Romagna, domani – martedì 7 luglio alle 18,30 – si racconteranno nel cortile del negozio “Lo Stragatto” di Ravenna (via Zampeschi 18).
L’evento è stato voluto dalla titolare, Gabriella Galgano, un’amica molto sensibile ai diritti civili delle persone Lgbt. Hanno collaborato all’organizzazione anche Arcigay Frida Byron e il gruppo diritti civili della Casa delle Donne di Ravenna. Presenta la serata Silvia Manzani, autrice del libro “Figli di uno stesso sesso” (Fernandel).
Quella di domani è un’occasione per commentare anche la recente decisione della Corte suprema americana, che ha istituito il matrimonio egualitario in tutti i cinquanta Paesi degli Stati Uniti. Alla luce del Family Day che a Roma ha contestato le famiglie diverse da quella cosiddetta “tradizionale”, Cristiano e Horace porteranno la loro personale testimonianza di quello che significa amarsi e fare i genitori in un quadro familiare non convenzionale. E sarà interessante anche fare un confronto tra Italia e Stati Uniti, non solo dal punto di vista legislativo e da quello pratico ma soprattutto riguardo la tematica attualissima dell’omofobia e dei pregiudizi.
Seguirà buffet.
Info 347 050 1737
In questo articolo ci sono 16 commenti
Commenti:
Forse sarebbe più utile ed interessante intervistare i figli già adulti cresciuti da coppie omosessuali. Perché sono i loro diritti a dover avere la priorità, non quelli degli adulti.
Non capisco perché un’associazione di donne debba appoggiare questa unione, visto che per avere i due gemelli avranno affittato l’utero di una povera ragazza alla quale poi hanno strappato i piccoli appena nati, prima che li potesse anche solo attaccare al seno !! Egoismo allo stato puro. Le scelte sessuali sono libere, ma LASCIATE STARE I BAMBINI!
“gruppo diritti civili della Casa delle Donne”? Ma lo sanno che questi due per ottenere i “loro” bambini hanno sfruttato probabilmente il corpo e la psiche di due donne? (Una donatrice di ovuli e una di utero)? Lo sanno che per far produrre ad una donna gli ovuli da fecondare la si sottopone ad un altissimo rischio di tumore e di non poter mai più avere figli propri? Che le giovani studentesse americane, vengono attirate in questa pratica con volantini che pubblicizzano guadagni anche di 50.000$ e più e senza informare davvero sui rischi alla salute? Che molte gestanti poi se ne pentono, che il bambino potrebbe cercarle per anni (vedi caso Elton John)? Povere donne, quando neppure più le femministe hanno il coraggio di difenderle. Per favore, vi invito ad informarvi su http://www.stopsurrogacynow.com
visto che commentate e giudicate senza sapere, Vi informo che i due gemellini sono stati adottati in un ORFANOTROFIO, non sono stati affittati uteri e non sono state pagate ragazzine, ora che sapete, sarebbe educato chiedere scusa…
Alex, uomo etero, con un figlio.
beh alex, il tema resta: chi è il più debole da difendere? dove sta scritto che esiste un diritto ad essere genitori ed avere dei figli? secondo me l’unico vero diritto, nonché dovere, è difendere i più deboli, cioè i bambini; loro si ! hanno il diritto di avere un babbo ed una madre e di crescere nella diversità data dalla natura (maschio e femmina). tutto il resto è capriccio, che nasce dall’infelicità costitutiva che io ho trovato negli amici omosessuali, i quali per dare un senso di compimento della propria vita, non mettono in discussione se stessi (cosa che tutti dovrebbero fare … inclusi gli etero) ma arrivano anche ad affermare che il loro desiderio è un diritto. siamo alla fine … la dittatura dei desideri porta alla rovina!
Quindi sarebbe amore anche il desiderio di pochi, che vuole divenire legge per tutti, e che non potendo superare barriere naturali oggettive ricorre molto spesso allo sfruttamento di donne povere (sfruttate perché donne e perché povere) per consentire un inesistente diritto al figlio. Figlio al quale, ovviamente, non viene riconosciuto il diritto ad avere una mamma e un babbo veri.
Dispiace che un sito intitolato alla “mamma” non accetti contributi espressi educatamente, peraltro in difesa della figura materna e di quella filiale.
Sirio, il moderatore era affaccendato a rispondere ad altri commenti! Niente censura
Il desiderio di abbracciare e coccolare un cucciolo penso sia una cosa umana.
Ma i figli crescono e diventano persone adulte con strutture comportamentali che dipendono da due figure uniche e insostituibili, i loro genitori.
La Madre e il Padre, con tutti i loro pregi e difetti… ma una Donna e un Uomo che con un atto di amore meraviglioso
Fanno dono della vita.
il diritto tutela la parte debole che è il bambino, che non puó scegliere.
La sana voglia di abbracciare e coccolare un bambino non va confusa con una funzione che per natura esiste.
Aiutiamo i giovani a fare scelte consapevoli, per unirsi nel vero amore perchè generare un figlio e formare una Famiglia oggi è sempre più difficile.
Non sarebbe stato molto più semplice e più bello creare una famiglia allargata di 4 genitori (2 mamme lesbiche + 2 padri gay) anziché ricorrere a metodi cinici e squallidi come banche del seme/ovocita anonimo e maternità surrogata? Ma dove sta quella osa definirsi “comunità omosessuale” ma, in realtà, ha ben poco di comunitario e vuole a tutti i costi seguire il modello unicamente bigenitoriale imposto da una civiltà bigotta ed eterosessista?!!!
TUTTO MOLTO BELLO! Ma la Mamma dove l’hanno lasciata? ;)
Ho capito, ma la mamma dei due bambini dov’è?
li ha abbandonati, sono stati adottati in un orfanotrofio…
allora, i due gemellini, di colore (neri), sono stati adottati in un orfanotrofio, in America, vivono la, vi faccio presente che per un bambino di colore (nero) essere adattato è difficile, molto difficile, quasi impossibile, raggiunta la maggiore età o addirittura prima, vengo “inglobati” in una gang, diventano dei teppisti insomma…
A mio modesto parere, preferisco che i bambini vengano adottati da gay o lesbiche, che siano curati in ambiente non “normale”, senza una figura esplicita di madre o di padre che gli daranno amore e un abbraccio, piuttosto che diventare dei teppisti di strada ma con una conoscenza normale dei ruoli maschili e femminili…o no?!
Ho capito, ma la madre adottiva dov’é?
Alex perdonami, questa soluzione alternativa al malfunzionamento del sistema adozione/istruzione/cura del bimbo abbandonato e inserito in orfanotrofio non mi convince affatto….é come dire ” se il sistema non funiona alle brutte li diamo ai gay” … Non scherziamo, il lavoro da fare qui è un altro.
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