La mamma della ragazza uccisa dal marito a cena con Linea Rosa e Letizia

per-non-dargliela-vinta-69774Una “cena in bianco”: è quella organizzata ieri sera a “La Macina” di Ravenna (“quartier generale” dell’associazione di volontariato Letizia) per promuovere l’autofinanziamento delle associazioni Linea Rosa, che da 24 anni si occupa di donne vittime di violenza, e Letizia, che ha concretizzato lo scopo iniziale dei propri intenti con l’apertura della “Macina” un  luogo di aggregazione in cui adolescenti, giovani e ragazze, diversamente abili e non si possono incontrare, fare amicizia, costruire nuove relazioni e nuove esperienze (lo avevamo raccontato qui).

La “cena in bianco” è servita anche a informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla campagna “Il fiocco bianco” che ribadisce l’importanza che il genere maschile si schieri contro qualsiasi forma di violenza contro le donne. E c’era anche Giovanna Ferrari, la madre della giovane Giulia Galiotto, uccisa per mano del marito Marco Manzini nel febbraio del 2009, arrivata anche lo scorso anno a Ravenna per presentare il suo libro “Per non dargliela vinta” . Una storia agghiacciante, la sua, che aveva raccontato anche a Romagna Mamma (l’intervista si può leggere qui).

Grazie alla collaborazione con Coop Adriatica, Conad superstore Galilei, Sindacato Panificatori Artigianali della Provincia di Ravenna e gelateria Milk, l’incasso della serata è stato interamente devoluto alle due associazioni. L’associazione Letizia, col ricavato, avrà modo di corrispondere un compenso adeguato ai ragazzi che hanno lavorato e contribuire  al mantenimento della struttura.

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