“Vogliamo che questi bambini possano fare i medici, gli avvocati, gli insegnanti”. Marinella Gondolini, presidente dell’associazione Città Meticcia di Ravenna, ha aperto così lo spettacolo “Giro del mondo in 40 bambini” portato in scena sabato mattina alla Rocca Brancaleone dagli alunni che hanno frequentato il cre “La scuola sotto gli alberi” dedicato ai piccoli di origine straniera.
Tra abiti tradizionali e piatti tipici, la presidente ha detto che i bambini con genitori di nazionalità diverse da quella italiana devono avere le stesse possibilità dei loro coetanei. E non essere destinati, da grandi, solo alla “forza lavoro” da fabbrica.
Parole che arrivano a pochi giorni dalle 24 proposte di modifica della legge 91/92 sulla cittadinanza italiana, depositate alla Camera. Nelle quali si introduce il principio dello ius soli temperato per chi nasce in Italia e, per i minori che arrivano entro i 12 anni, uno ius culturae: l’acquisizione, cioè, della cultura italiana con un ciclo di studi di almeno cinque anni.

In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta