La storia dello scambio di embrioni avvenuto nell’aprile dello scorso anno al Pertini di Romafecondazione assistita torna alla cronaca. Un anno, fa, infatti, nascevano i due gemelli della mamma non biologica, la donna alla quale, per sbaglio, erano stati impiantati gli embrioni di una seconda donna. La quale, ora, insieme al marito, scrive una lettera a quei “figli” mai avuti, legati a lei e al marito a livello di Dna ma di fatto sconosciuti e legalmente figli di altri genitori.

Il Corriere della Sera pubblica le parole della coppia, che in occasione del primo compleanno dei due gemelli scrive: “Dopo un anno siamo qui: per noi ancora non avete un volto, un profumo né tantomeno una voce, eppure sappiamo che le vostre vite parlano e parleranno sempre di noi. Noi che stiamo lottando per essere nella vostra vita in qualsiasi modo e forma, perché pensiamo che non esserci vorrebbe dire privarvi di qualcosa che appartiene a voi e solo a voi: la vostra storia, le vostre radici, la vostra verità”.

“Sarebbe bello – recita ancora la lettera – raccontarvi di noi, del nostro amore, dei desideri e delle speranze che hanno portato a voi e in un abbraccio riconoscersi dagli occhi e negli occhi in quel destino che ci unisce”.

Parole che strappano il cuore ma che aprono un difficilissimo dibattito: di chi sono, davvero, quei bimbi? Dei loro genitori naturali o della donna che li ha portati in grembo e che ora, insieme al marito, li sta crescendo?

Qui il testo integrale della lettera