Bio è meglio! Che i pesticidi non siano esattamente un toccasana è noto da tempo ma adesso un paio di studi certificano la relazione fra queste sostanze e il diabete. Le ricerche provengono dalla Grecia, sono state svolte rispettivamente su 67mila persone e su 640 donne in gravidanza e sono state presentate (con una certa preoccupazione) a Stoccolma al 51esimo Congresso dell’Associazione europea per lo studio del diabete.
I risultati, ai quali gli studiosi sono arrivati mediante la semplice analisi delle analisi del sangue e delle urine, sono significativi quanto impressionanti: l’esposizione ai pesticidi e l’assorbimento dei loro residui organici – come avviene quando mangiamo frutta e verdura ‘trattate’ – aumenta di oltre il 60% il rischio di sviluppare il diabete. Di fronte ad alte dosi assunte nei primi tre mesi di attesa, poi, le future mamme hanno un rischio quattro volte più alto del normale di sviluppare il diabete gestazionale. Sotto accusa finiscono sostanze come clordano, ossiclordano, trans-nonacloro, Ddt, Dde, dieldrina, eptacloro, Hcb, Pcb. In particolare quest’ultimo composto chimico appare pericoloso in gravidanza: gli scienziati hanno calcolato che “un aumento di 10 volte nell’esposizione totale a Pcb si associa a un rischio di diabete gestazionale 4,4 volte maggiore”. In conclusione gli scienziati rilevano che in molti Paesi il diabete gestazionale è in aumento e che dunque i pesticidi costituiscono un rilevante pericolo per la salute pubblica. Anche se qualche semplice ed efficace rimedio è a portata di mano, a partire dal carrello della spesa: come prima misura sarebbe consigliabile consumare frutta e verdura bio (se non altro durante la gravidanza).
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