Mamma e foodblogger. Federica Gif: “Le mie ricette a prova di dottore”

Federica Gif
Federica Gif

Peccati di gola senza peccato. Federica Gif, una tra le più apprezzate foodblogger italiane (mipiacemifabene), esce per la prima volta in libreria con “Più ricette sane, meno ricette mediche” (Macro Edizioni), che dal titolo è tutto un programma. Domani l’autrice sarà al Sana di Bologna (salone intenazionale del biologico e del naturale): la troverete nello stand della casa editrice alle 12,30 per il lancio del volume. Che presenterà in via ufficiale il 3 ottobre alla Feltrinelli di Rimini. 

Federica, lei vive a Rimini, Romagna piena. Le sue ricette, che rivedono gran parte dell’impostazione classica (farine bianche, zucchero raffinato eccetara) riescono anche a “coprire” una fettina di tradizione culinaria locale?
“Le mie radici sono riminesi e la cosa che preferisco della mia città, oltre alle morbide colline che si affacciano sul mare, è il suo street food per eccellenza: la piada. La piada, nella versione originale, prevede l’uso di strutto che io sostituisco con un buon olio spremuto a freddo. Amo farcirla con hummus di ceci e verdure fresche di stagione per ottenere un piatto più salutare senza privarmi in nessun modo del gusto. Il mio scopo è quello conferire una sfumatura pop alla cucina della bisnonna per dare vita ad una nuova tradizione più sana e consapevole”.
Più ricette sane, meno ricette mediche: in che relazione stanno le due cose? Ha sperimentato sulla sua pelle un effetto benefico della sana cucina sulla salute?
“Il cibo influenza corpo e psiche. Lo sappiamo bene soprattutto noi donne che, in determinati periodi, andiamo alla ricerca di dolci e di cioccolato. Siamo umani, a volte deboli anche di fronte al cibo e soggetti a cadute. Quando capita di eccedere a tavola pago le conseguenze: il giorno dopo, per espiare i miei peccati mi preparo una zuppa di miso e un piatto misto composto da abbondanti verdure cotte e crude, pochi legumi, un po’ di riso integrale o un altro cereale in chicco e mi sento subito meglio. Quando ho lo stomaco sottosopra invece trovo che la crema di riso integrale sia miracolosa”.
Quali sono, sia come ingredienti che come metodi di preparazione, i suoi must?
“Sono una golosa e non vedo il cibo solo come una cosa funzionale ma decisamente anche come un elemento di piacere. Per cucinare utilizzo spesso la pentola a pressione e la cottura al vapore, per preparare salse avvolgenti il frullatore a immersione, che considero un’estensione del mio corpo. Per le mie ricette utilizzo solo ingredienti di origine vegetale, farine integrali o semintegrali, farcisco il tutto con una grande varietà di verdura e frutta di stagione e i miei dolci non prevedono l’uso dello zucchero. I piatti che mi diletto a preparare in casa sono pizza, piade farcite, hamburger, pasta al forno, insalate ricche, polpette, zuppe, ciambelloni, biscotti, crostate, crema di nocciole… Bastano!?!”.
Ci sono alimenti decisamente “no” o metodi di preparazione altrettanto “no”?
“Seguendo i consigli del professor Berrino e le linee guida dettate dal Codice Europeo per la prevenzione dei tumori, posso dirvi che dal punto di vista della salute non c’è niente che deve essere eliminato per forza del tutto ma sicuramente bisogna limitare al minimo il consumo di certi prodotti industriali come le bibite zuccherate, le carni in scatola, gli insaccati e cibi ad alta densità calorica come le patatine fritte. Bisogna preferire alimenti di origine vegetale, cereali integrali, legumi, verdura e frutta fresche di stagione, semi oleosi per poi inserire solo occasionalmente prodotti di origine animale come uova biologiche o pesce fresco non di allevamento”.
mipiaceQual è la sua ricetta preferita tra quelle che ha scritto? E il suo piatto preferito in assoluto?
“Mi piace preparare la pizza: uso farina integrale setacciata e pasta madre e la lascio riposare a lungo poi la farcisco con tante verdure fresche di stagione alle quali a volte aggiungo cipolle, funghi, olive, carciofini, basilico e origano. Il dolce più buono è per me la crema di nocciole fatta in casa senza zuccheri aggiunti, spalmata su una bella fetta di pane integrale e una spolverata di granella di nocciole tostate. Della serie, mi piace mi fa bene”.
Crede che l’arte di mangiar bene s’impari in famiglia? Che cosa consiglierebbe a una mamma che si sta approcciando allo svezzamento e quindi all’alimentazione dei figli?
“Anch’io sono una mamma: mio figlio ha 17 anni. Personalmente ho allattato finché ho potuto. Dopo avere studiato e approfondito l’argomento svezzamento su almeno cinque libri diversi, mi sono lasciata anche guidare dall’istinto. Quando mio figlio ha compiuto cinque mesi, per esempio, il pediatra mi ha prescritto il liofilizzato di carne. Io fiduciosa, anche se contrario ai miei principi, ho seguito il consiglio, l’ho comprato e appena ho aperto la confezione ho capito: certe cose, per quanto mi riguarda, non vanno mangiate perché contro natura. Trovo che i legumi decorticati e le creme di cereali integrali setacciate siano perfette per lo svezzamento. Così come un po’ di pesce fresco ogni tanto. Mio figlio è cresciuto ugualmente senza carenze. Inoltre trovo incredibile che i pediatri consiglino di aggiungere parmigiano grattugiato ogni giorno a pranzo e a cena: non sono loro gli stessi che ci raccomandano di variare gli alimenti? Mettiamo sempre il buon senso al primo posto”.

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