“Tuo padre non paga? Niente pappa”. La drastica misura è stata presa dal comune di Ardea, in provincia di Roma, dopo numerosi solleciti per il pagamento delle mense scolastiche. Il risultato è stato che negli istituti scolastici Ardea 2 e Ardea 3 trecento bambini – sui circa 1500 in totale – fra i tre e i dieci anni sono rimasti senza pasto e hanno dovuto arrangiarsi.
Il sindaco Luca di Fiori non ci sta a passare per un affamatore di minori e spiega ai media locali il provvedimento: “Il grosso ci marciava, evadeva come fosse un’usanza”. Si parla di debiti consistenti, anche oltre 4mila euro a famiglia. Il primo cittadino definisce i genitori “portoghesi e irresponsabili” e tiene a precisare: “Li abbiamo avvisati a febbraio: chi non paga non va in mensa. Poi a giugno. Niente. Fino a poco fa potevamo aiutare disagiati e disabili, ora per colpa di chi ci ha marciato non possiamo più fornire né questo né altri servizi”.
Così in queste prime settimane di scuola i figli dei morosi sono rimasti col piatto vuoto a mensa: c’è chi ha rimediato col panino, chi ha ‘mendicato’ una polpetta dall’amichetto, chi ha avuto il pasto pagato dalla maestra e chi si è fatto venire a prendere dalla mamma per pranzare a casa.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta