Una piratessa, non un pirata. Con il piglio ancor più agguerrito di un maschio. Francesca Bossini, grafica bresciana da una vita residente a Bologna, ha vinto il premio “Narrare la parità 2015” con il libro “Chi trova un tesoro trova un pirata” che le consentirà di essere pubblicata dalla casa editrice Giralangolo. Lo scrive La Repubblica.
La storia “rovesciata” – che in epoca di polemiche sulla presunta “ideologia gender” non poteva essere più azzeccata – nasce dal’osservazione del figlio dell’autrice, oggi cinque anni, che quando tornava a casa dalla scuola materna riportava i classici stereotipi sui giochi “da maschio” e “da femmina”.
Da qui l’idea di presentare un pirata in forma di bambina che trova tesori, ripulisce mari e combatte i pregiudizi. Grande la soddisfazione di Bossini, che ha commentato la crociata contro i libri “proibiti” (vedi il caso di Venezia) come “inquietante”.
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