L’azienda dello sciroppo bio emigra: “Qui troppi pesticidi”

allergie, influenza, bambini malatiChi crede ciecamente nel biologico è disposto a difendere la sua scelta anche con provvedimenti impopolari ma coerenti. E’ questo il messaggio che traspare dalle scelte della Aboca, azienda di Sansepolcro (Arezzo) leader nel campo della farmaceutica naturale, degli integratori alimentari e dei dispositivi medici e cosmetici. La Aboca, che probabilmente molti genitori conoscono per il Grintuss, sciroppo naturale per la tosse dei bambini, è un autentico gigante del settore: quest’anno sono stati previsti 120 milioni di fatturato e nel 2016 addirittura 180.

Ma il profitto, evidentemente, non è tutto se non si rispetta la filosofia aziendale. Così Valentino Mercati, il fondatore del gruppo, dal palco di un convegno a Città di Castello ha lanciato l’allarme: “Siamo circondati da coltivazioni come quella del tabacco ad alto tasso di uso di pesticidi e chimica, incompatibili con le nostre produzioni rigorosamente biologiche”.

La Aboca infatti dice no a fertilizzanti, antiparassitari chimici e a Ogm. I suoi vicini della Valtiberina, dove è concentrata parte della coltivazione delle materie prime, evidentemente no. Il rischio di ‘contaminazione’ c’è e rischia di ledere l’immagine della Aboca. La scelta è stata dunque dolorosa ma inevitabile: “Abbiamo dovuto rinunciare a rimanere in Valtiberina – chiarisce Mercati ai media locali -. Spero di chiudere velocemente l’acquisto di una grande azienda agricola in Marocco dove l’Ogm è bandito”.

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