“Siamo un gruppo di ragazzi che vivono o hanno vissuto in comunità, in affido o in casa-famiglia. Compiere 18 anni è per noi un traguardo molto importante, cambiano tante cose per i ragazzi nella nostra situazione. Chiediamo maggiore ascolto, fiducia, sostegno”. Sono alcune delle parole che i giovani care-leavers dell’Emilia-Romagna hanno pronunciato venerdì scorso a Bologna durante l’evento della Regione Emilia-Romagna e dell’Associazione Agevolando “L’importante è partecipare!”.
La Care Leavers Network è una rete informale di ragazzi ospiti ed ex-ospiti di comunità educative, famiglie affidatarie e case famiglia, coinvolti in un percorso di partecipazione e cittadinanza attiva sostenuto e promosso da Agevolando per promuovere attività di scambio e riflessione, proporre suggerimenti e idee per orientare le politiche e gli interventi concreti fondamentali da attuare nelle comunità, creare momenti di aggregazione, di confronto e arricchimento reciproco tra i partecipanti.
Forte, da parte dei ragazzi di origine straniera, anche presa di posizione sui recenti drammatici attentati di Parigi: “Noi non ci stiamo a cedere al razzismo e alla violenza. Crediamo occorra rispondere con la forza dell’incontro, cioè essere consapevoli che ogni persona ha un valore, al di là del colore della pelle o della religione”.
Alla Conferenza sono intervenuti, tra gli altri, Elisabetta Gualmini (vicepresidente e Assessore al Welfare della Regione Emilia-Romagna) che ha affermato: “Voi rappresentate il mondo che cambia, anche le istituzioni e la politica devono affrontare e cavalcare il cambiamento. Fate anche delle vostre storie difficili una ricchezza! È importante che la vostra voce sia ascoltata, ci impegniamo ad avervi sempre in mente”.
Al termine della conferenza è stata inoltre ufficialmente annunciato dal presidente di Agevolando Federico Zullo il progetto di dare vita a un network nazionale di Care Leavers coinvolgendo a partire dalla Regione Emilia-Romagna altri giovani in tutto il territorio italiano. Il progetto ha ricevuto il patrocinio e sarà realizzato grazie ad una collaborazione con l’Autorità Nazionale Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Sarà il primo network di questo tipo in Italia e verrà ufficialmente presentato, dopo una serie di conferenze regionali, in una conferenza pubblica a luglio del 2017 a Roma.
“Spesso le esperienze di affido o l’accoglienza in comunità sono viste, e a volte anche vissute, come situazioni di disagio – ha detto qualcun altro -. A noi piacerebbe che ciascuno potesse desiderare di conoscere prima di giudicare. Scoprendo chi sono gli altri possiamo imparare a considerare la diversità una ricchezza e magari scoprire anche che ciascuno ha dentro di sé un mondo”.
Il testo integrale del documento è consultabile sul sito: www.agevolando.org
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