Antibiotici in calo tra i bambini. Ma non basta


I consumi di antibiotici nei bambini (fino ai 14 anni) sono in diminuzione, in Emilia-Romagna, dal 2010: 1002 prescrizioni all’anno ogni mille bambini nel 2014, contro le 1063 del 2013 e le 1161 sel 2010. Il tasso di prescrizione è più elevato nei mesi invernali e mostra un andamento in linea con quello delle infezioni respiratorie.

Ma la Regione punta a far calare ancora di più l’utilizzo, rinnovando la campagna informativa per un uso responsabile degli antibiotici. Ma cosa significa “uso responsabile”? “Per fare un esempio, alcune infezioni comuni come raffreddore e influenza non vanno affrontate con gli antibiotici, non ce n’è bisogno: in questi casi la soluzione migliore è aspettare che l’infezione faccia il suo decorso naturale ed è sufficiente usare solo rimedi per alleviare i sintomi. Se gli antibiotici vengono utilizzati quando non sono necessari, potrebbero non funzionare più quando se ne avrà davvero bisogno”.

Il tema della campagna “Antibiotici, è un peccato usarli male” è dunque anche l’antibioticoresistenza: diffondere nei cittadini la consapevolezza che la resistenza dei batteri agli antibiotici è un vero problema di sanità pubblica, come testimoniato dai dati epidemiologici a livello nazionale e internazionale, e che un uso eccessivo di antibiotici favorisce il diffondersi di germi ancora più resistenti e sempre più difficili da contrastare.

L’invito rivolto ai cittadini è di lasciare che sia il medico a decidere se gli antibiotici servono oppure no. Se il medico prescrive l’antibiotico, bisogna seguire alcune regole: rispettare dosi e orari indicati; completare tutte le dosi anche se dopo un paio di giorni ci si sente meglio; contattare il medico se compaiono effetti indesiderati. In ogni caso, non utilizzare mai antibiotici senza prima aver consultato il proprio medico di famiglia o pediatra di fiducia.

 

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