All’Università sono molto rigidi: c’è un corso di laurea (in genere triennale) per poter diventare educatore di nido, ce n’è un altro (quadriennale o quinquennale) per insegnare alla scuola dell’infanzia (la materna). Ma le regole si stravolgono pure. Sta succedendo a Bologna dove, come racconta “Il Corriere della Sera”, il Comune ha iniziato ad attingere alla graduatoria delle insegnanti di nido per coprire i posti vacanti alla materna. Vuoto che si è venuto a creare da quando parte del personale ha scelto di andare a lavorare alla statale, dove il contratto secondo molti è migliore.
Il problema è che alcune delle educatrici di nido chiamate alla materna non hanno i titoli per insegnare ai bimbi tra tre e cinque annui. Come alla scuola dell’infanzia Dall’Olio, dove è arrivata in questi giorni una supplente abituata e titolata a lavorare solo con i piccoli sotto i tre anni.
Davanti alle preoccupazioni dei sindacati, il Comune ha fatto sapere che sono in corso colloqui di lavoro per assumere maestre supplenti delle scuole materne. Titolate, si spera.
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