Che meraviglia: i bambini leggono libri ai gatti randagi

bambino gattoSe sei un gatto randagio, abbandonato, ferito o malato puoi considerarti fortunato se hai trovato un posto caldo in un gattile, dove solerti volontari ti portano acqua e cibo regolarmente e dove essere curato. Se però lo sei in Pennsylvania, presso il Rifugio per Animali della Animal Rescue League of Berks County a Birdsboro (poco meno di un centinaio di chilometri da Philadelphia) sei davvero fortunato. L’attesa per l’adozione dei felini è resa meno stressante e triste agli animali grazie a un progetto interessante e all’avanguardia: Book BuddiesIl progetto consiste nel fare andare regolarmente i bambini al rifugio, scegliere un gatto e leggergli un libro. Il risultato dell’operazione è duplice: da una parte il gatto abbandonato socializza e si abitua alla presenza degli umani, dall’altro i bambini acquistano dimestichezza con l’utilissima pratica della lettura.

L’idea è venuta alla coordinatrice dell’Animal League Kristi Rodriguez. Suo figlio, Sean, 10 anni, è stato la sua fonte d’ispirazione per il programma: Sean aveva enormi difficoltà a leggere a voce alta e lei lo ha spinto ad esercitarsi al rifugio con i micetti che lui ama così tanto. Se a Sean è piaciuto leggere ai gatti, perché non proporlo ad altri bambini?

Il programma inizia ufficialmente nell’agosto del 2013 e da allora i piccoli partecipanti all’impresa hanno dimostrato un notevole miglioramento nella lettura. E i felini pare apprezzino particolarmente la dolce esperienza. Il programma è cresciuto all’interno della comunità ed ha coinvolto scolaresche locali, bambini scolarizzati a casa, ragazze scout, genitori che vogliono familiarizzare i loro figli con gli animali, genitori di bambini autistici, etc. e ha trovato poi un prestigioso alleato nei risultati ottenuti dagli studi condotti dai ricercatori medici della Tufts University di Boston: “Gli animali domestici possono essere considerati una notevole fonte di sostegno e supporto”. “L’interazione uomo-animale può rendere il processo di apprendimento più confortevole e piacevole per i bambini”.
“I bambini autistici che sono stati messi in contatto con un animale hanno mostrato un maggiore uso della lingua e un netto miglioramento nelle interazioni sociali”. I bambini hanno mostrato “attenzione costante e mantenuto uno stato superiore di consapevolezza, così come un miglioramento nell’atteggiamento verso la scuola”. Gli animali possono essere una “presenza non-valutativa in grado di fornire sostegno e conforto ai partecipanti senza giudicarli”.

Qui il sito internet.

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