vicesindaco Zanetti ForlìBufera sul vicesindaco di Forlì, Veronica Zanetti. La quarantenne esponente nel Pd, assessore con deleghe al centro storico, allo sviluppo delle imprese del territorio ed alla sicurezza, è stata sorpresa a parcheggiare in uno spazio riservato ai disabili. La foto, documentata dagli esponenti del Movimento 5 Stelle Simone Benini e Daniele Vergini, ritrae la Citroen C4 della Zanetti sulle strisce gialle nei pressi della scuola elementare Diego Fabbri, in centro a Forlì. Un comportamento, a detta dell’opposizione, abituale. “Uno spettacolo disdicevole” specificano. Ribadendo che le regole sono uguali per tutti, Fabbri e Zanetti si chiedono ironicamente se l’assessore ritenga “forse di poter godere di una particolare immunità” e auspicano provvedimenti nei suoi confronti.

Nella sua replica la Zanetti si scusa (“Si tratta di un fatto molto spiacevole, perché il rispetto delle regole rappresenta uno dei fondamenti del vivere civile e viene richiesto a tutti i cittadini, ma ancor più a chi esercita un ruolo istituzionale”) ma sottolinea che il parcheggio selvaggio è stato “un episodio accidentale ed isolato“. Insomma, i clic dei 5 Stelle sarebbero stati particolarmente fortunati: si trovavano nel posto giusto e al momento giusto.

La Zanetti poi tira in ballo “i ritmi frenetici della quotidianità”, una costante “che accomuna chi, come me, è una mamma e allo stesso tempo una mamma amministratrice. Con le difficoltà e l’impegno di conciliare le attività professionali con le normali esigenze della famiglia”. Il vicesindaco insiste su questo punto e tratteggia una vita come tante, non certo da privilegiata: “Sono e rimango, prima di tutto, una mamma, anche se troppo spesso non viene riconosciuta più alcuna distinzione tra vita pubblica e privata e anch’io mi confronto quotidianamente con la ricerca di un equilibrio tra famiglia e lavoro talvolta davvero precario”.

Sull’episodio contestato la Zanetti chiarisce che ogni mattina si sveglia alle 6.30 e che le figlie frequentano una la scuola elementare Fabbri (quella dello scatto ‘incriminato’) e l’altra la materna di Vecchiazzano; anche se la maggiore è iscritta al Pedibus, a volte gli imprevisti costringono a scegliere l’auto: “Le bambine che non si vogliono svegliare, il latte versato sul grembiule, e allora perdi tempo e sei a rincorrere i minuti”. Infine, ribadendo le scuse e ricordando che “nell’arco di 22 anni di patente non mi sono state elevate più di 4 o 5 contravvenzioni” la Zanetti minaccia querele per un video diffuso sul web che riporterebbe “affermazioni offensive e al limite della diffamazione”.

La replica ha lasciato insoddisfatti gli esponenti del M5S: “Avremmo potuto accettare al massimo una sintetica richiesta di scuse – rendono noto Benini e Vergini -, quasi increduli per le minacce di querela, “come se la colpa ricada su chi segnala un’irregolarità invece che su chi la commette” e per “il tentativo di sminuire la vicenda come episodio accidentale ed isolato”. Per questo i due chiedono le dimissioni della Zanetti: “Non si governa la cosa pubblica dando il cattivo esempio e la condotta scorretta della vicesindaco, da noi documentata con foto e video in un paio di occasioni, ma osservata da numerosi testimoni in molte altre occasioni sarebbe stata in altri paesi più che sufficiente per costringere una carica politica di quel peso ad un passo indietro, e vorremmo che questo cominciasse a diventare realtà anche in Italia”.