Lo sfogo del prof: “Ho 400 alunni sparsi per 18 classi”

scuolaQuattrocento alunni sparsi per 18 classi, oltretutto prime. Enrico Gherardi, professore ferrarese (insegna all’Ipssar Orio Vergani), ha mandato un video-denuncia alla redazionale de “La Nuova Ferrara” in cui spiega le difficoltà di lavorare “a spezzatino”, oltretutto su due sedi diverse.

Il prof ha visto iniziare i suoi problemi quando l’insegmamento di geografia, a livello ministeriale, è stato spostato dal triennio al biennio: “Il penultimo ministro dell’Istruzione, quello precedente al governo Renzi, ha avuto una bellissima idea: un’ora sola alla settimana per classe nel biennio. Faccio un’ora alla settimana in 18 prime, ho circa 400 alunni. Non so nomi, i cognomi, mi ricordo i più bravi e chi disturba di più. È roba da diventare pazzi, una qualità della materia inesistente, un programma ristretto in modo incredibile in un libretto. In più con tutti i problemi delle prime, tutti i Bes, i Dsa, i Da (i ragazzi con problemi di handicap e disabilità varie), non so neanche quanti ne ho di alunni certificati. Così, per sopravvivere, sono costretto ad proporre compiti uguali per tutti, squalificando me e la mia materia”.

Alla denuncia l’insegnante ha poi aggiunto altri capitoli: riunioni su riunioni, alunni con problemi familiari di cui nessuno si interessa, spaccio di droga tra i banchi: “Se guardo indietro a vent’anni fa la scuola era un paradiso, era veramente un paradiso. Adesso ditemi come devo fare con 400 alunni e 18 prime. Ho gli incubi ogni notte, prendo le pillole per dormire, mi viene da vomitare ogni mattina prima di andare a scuola. Non sono un caso unico, in ogni provincia c’è almeno un insegnante di geografia messo come me. Abbiamo una vita difficilissima, come si può lavorare in questa condizione? Siamo a livelli da psichiatria, da neurologia“.

Qui l’articolo integrale con il video

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