Una ricreazione un po’ troppo agitata. Al suono della campanella i bambini di una scuola elementare di Trento, una settantina, si precipitano nel cortile e uno di loro, nella sua esuberanza, lancia un sasso. Senza un bersaglio ben preciso. Sfortunatamente, però, l’oggetto colpisce un compagno di classe, otto anni, e gli distrugge gli incisivi permanenti. Con conseguenze facilmente immaginabili: per il resto della vita quel bambino dipenderà dalle cure del dentista per quei denti. I fatti, come racconta il quotidiano L‘Adige, risalgono alla Primavera 2014 ed hanno avuto uno strascico legale importante: oltre alle conseguenze civili, coperte dall’assicurazione dell’istituto, ve ne sono di penali.
I genitori del bambino ferito, otto anni, hanno chiesto 20mila euro di risarcimento alla maestra (in quel momento erano presenti in tre ma il pm ha individuato quella addetta alla sorveglianza) per lesioni a causa del mancato controllo. La difesa della docente invece afferma che l’evento era del tutto imprevedibile. Il processo comincerà ad aprile davanti al giudice di pace di Trento.
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