Niente festa per i bimbi poveri. “Concorrenza sleale ai ristoranti”

povertà, bambina“C’è chi sull’attività di ristorazione ci vive, mandando a scuola i figli e pagando il mutuo: tutte le attività di volontariato fanno concorrenza”. Sulla base di questi presupposti, resi noti dall’amministrazione comunale, il sindaco di Travagliato (in provincia di Brescia), Renato Pasinetti ha vietato la festa “Brasilieta” che avrebbe dovuto tenersi per quattro giorni quest’estate. A nulla è servito ricordare al primo cittadino che la manifestazione ha lo scopo di raccogliere i fondi per i bambini poveri delle missioni in Sud America. La decisione, come fanno sapere i media locali, è irrevocabile. Bar, osterie e ristoranti locali hanno la precedenza.

Tuttavia Pasinetti non ha abolito tutte le feste. Sono ammesse solo quelle che vengono organizzate da associazioni che portino “un beneficio, in termini di ricaduta sociale, sul territorio – chiarisce il sindaco, eletto nelle liste della Lega Nord -. Per noi, associazioni come Avis o Croce azzurra, per fare qualche esempio, sono ben viste”. La Onlus Operazione Lieta organizzatrice della manifestazione che si tiene da anni, ci è rimasta malissimo ed i suoi vertici hanno sottolineato che la festa permetteva di raccogliere circa 30mila euro che venivano interamente devoluti ai bimbi poveri del Brasile e sostenere una volontaria bresciana (Lieta Valotti) dal ‘79 in Sud America.

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