“Aiuto, gli zingari, ci rubano! Ci rapiscono! Ci portano via! Via, via, vattene! Scacciamolo!”. Sono le parole che Linda Maggiori, nota mamma faentina (noi l’abbiamo intervistata sul fatto di vivere senza auto e produrre zero rifiuti) ha sentito uscire dalla bocca di un gruppo di bambini, rivolgendosi a un coetaneo rom, al parco Vespignani di via Corbari.
L’episodio è accaduto un mese fa ma è stato reso noto ieri dopo un post di Linda Maggiori su Facebook. Al quotidiano “Il Resto del Carlino” Linda – che ha tre bambini – ha spiegato che a essere preso di mira è stato un bimbo di tre o quattro anni che si era avvicinato a un gruppetto di coetanei per giocare.
“Chi insegna il razzismo ai bambini, che per natura giocano ore e ore con gli sconosciuti senza mai nemmeno chiedersi il nome né da dove vengono?”, si chiede Linda Maggiori, che non ha sentito alcun rimprovero arrivare dai genitori dei piccoli “razzisti”.
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Mi sembra che la parola razzismo sia del tutto fuori luogo, non si critica la razza zingara che non esiste, si critica, al limite, un atteggiamento culturale, quindi primo imparare l’italiano (per Linda). Secondo criminalizzare dei bambini o le loro madri perchè hanno paura dei rom è ridicolo. Io ci vivo nel quartiere dei bambini “razzisti” e posso testimoniare che da quando ci vengono a dormire i rom la zona si è degradata, tutto il quartiere è in subbuglio, non perchè il quartiere sia razzista, ma perchè quello che stiamo vivendo è una situazione di degrado avvilente. Ieri sono andato nel parco e ho impiegato un’ora per pulirlo dopo che ci avevano sostato i rom (c’erano tra le altre cose, mutandine bagnate, calzini sporchi, carta igienica usata…,). Li ho anche chiamati per chiedergli di pulire, mi hanno detto che non erano stati loro. Due o tre giorni fa il cane di una vecchietta ha trovato per strada, vicino ai camper dei rom, un pezzo di coppa enorme e sporchissimo, lo ha preso in bocca e non lo ha più mollato con la padrona che disperata,non sapeva più cosa fare, che si lamentava dicendo che gli faceva male, che il suo cane era malato e che la coppa per lui era veleno. Magari se Linda fosse stata li l’avrebbe sentita lanciare improperi e l’avrebbe accusata di razzismo. Le situazioni a cui abbiamo assistito negli ultimi tempi sono innumerevoli, due domeniche fa l’intero parco era pieno di rom, saranno stati una quarantina, non c’era neanche un residente, perchè ovviamente le persone avevano paura. C’è qualcuno così ipocrita da biasimare chi non vuole far giocare i propri figli coi rom? In questo quartiere molte persone hanno paura, c’è qualcuno che si sente di biasimare la vecchietta perchè ha paura di passare, per andare a fare la spesa, vicino ai camper dei rom? Ho l’impressione che dietro la parola razzismo si nasconda in realtà il desiderio di occultare una realtà degradante, dovuta all’incapacità della giunta di risolvere dei problemi relativamente semplici, che si scaricano sulla popolazione accusandola di razzismo. E’ la tecnica mai deseuta di criminalizzare la vittima (vedi Medioevo).
E’ razzismo avere paura di essere derubati dai rom? E’ razzismo dire che sporcano e non puliscono? E’ razzismo lamentarsi perchè stanno costruendo un campo rom nel parcheggio di via Max Emiliani, dove scagazzano e pisciano – non vi sto a dire i fetori pestilenziali e lo schifo nauseante quando scaricano il cesso dei Camper – nel parco dove poi vanno a giocare i nostri bambini? E’ razzismo dire che la legge è uguale per tutti e che tutti dovremmo avere anche dei doveri? Chi si rifiuta di accettare il degrado insomma per voi è un razzista? O dietro la parola razzista si nasconde un mondo che non si vuole evidenziare?
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