Il sindaco è stato chiaro, categorico, inflessibile. Nessuna deroga, nessuna pietà, nessun sentimentalismo: “Se qualcuno pensa di far finta di niente perché tanto poi ai bambini verrà dato da mangiare lo stesso, ebbene si sbaglia”. Insomma, a Treviglio (in provincia di Bergamo) la nuova giunta guidata dal leghista Juri Imeri fa sul serio ed ha deciso di risolvere drasticamente l’annoso problema delle famiglie che non pagano la mensa scolastica. I morosi, secondo i dati diffusi lo scorso ottobre dovevano essere parecchi, dato che c’era un pregresso di 439mila euro dal 2011 al 2014.
Risultato: a partire da settembre chi non regolarizzerà la propria posizione entro la fine del mese di agosto non potrà accedere ai servizi di mensa e trasporto. “Verrà trasmessa a queste famiglie, la maggior parte delle quali sono extracomunitarie – precisa il sindaco al quotidiano Il Giorno -, una nota da parte del Comune in cui viene riportato che, come da regolamento, che la richiesta di iscrizione al servizio di refezione scolastica non sarà accoglibile”. Come detto, niente sconti per nessuno: “Saremo rigidissimi – puntualizza -. Non è solo una questione di equilibrio nei conti, ma anche di equità sociale tra chi fa fatica ma paga e chi fa il furbo“.
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