Il fatto ha avuto come protagonisti dei bambini di 7-8 anni, si è verificato poco prima della chiusura dell’anno scolastico in un’aula multimediale di una scuola elementare di Roma ed ha lasciato sconcertati i genitori che hanno chiesto immediatamente spiegazioni all’istituto. Ad ognuno dei piccoli viene dato un pc ma qualcuno digita la parola sesso ed immediatamente appaiano siti pornografici. Basta un clic e i bambini si ritrovano proiettati un un mondo non certamente adatto a loro con immagini e video a luci rosse. Quando l’insegnante si accorge di quel che è successo è già troppo tardi: semplicemente mancava la funzione che blocca preventivamente la navigazione su siti inappropriati.
“La scuola avrebbe dovuto mettere dei parental control facendo una ‘white list’, una lista cioè di siti sui quali i bambini possono andare – spiega all’Adnkronos Marco Valerio Cervellini, Progetti educativi della Polizia postale – Perché basta anche sbagliare una sola lettera per trovarsi su un sito pornografico. La white list, soprattutto per bambini così piccoli, è fondamentale: scegli tu i siti su cui possono navigare. Anche se è incuriosito non può andare altrove senza controllo”.
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