Meccanica, packaging, motoristica, turismo, energia, sostenibilità. Università? Non necessariamente. Dopo il diploma superiore i ragazzi possono scegliere un altro percorso, con garanzie più alte sul fronte occupazionale: è quello degli Its, gli Istituti tecnici superiori La Giunta regionale ha approvato l’offerta formativa 2016-2017 della rete degli Its, cofinanziata da risorse del Fondo sociale europeo e del Ministero dell’Istruzione. Il prossimo anno formativo, le 7 Fondazioni Its avvieranno in regione 16 percorsi biennali per acquisire il diploma nazionale di Tecnico superiore, due in più di quelli avviati a ottobre 2015. Ai percorsi, che partiranno entro il 30 ottobre, potranno partecipare 330 allievi a cui si richiede come titolo di accesso il diploma di scuola secondaria superiore.
L’offerta formativa è stata selezionata dalla Regione tramite un invito alle Fondazioni Its, sulla base degli obiettivi previsti dal Piano triennale della Rete politecnica 2016-2018 e dal relativo piano di attuazione per il 2016: rendere disponibili in regione percorsi di formazione terziaria non universitaria, progettati per fornire alle persone competenze specialistiche funzionali a un inserimento qualificato nelle imprese, contribuendo nel contempo all’innovazione dei settori trainanti e di quelli emergenti dell’economia regionale, come indicato nella Strategia regionale di specializzazione intelligente.
L’efficacia occupazionale di questo segmento dell’infrastruttura educativa dell’Emilia-Romagna è dimostrata dai dati sulla condizione dei diplomati negli scorsi anni. Quasi l’80% dei diplomati del 2014 ha trovato un’occupazione, nel 90% dei casi coerente col percorso formativo svolto. I risultati migliori sono stati registrati dai corsi del sistema meccanica di Modena (100%), Bologna (96%) e Reggio Emilia (85%), a fronte dei quali la Fondazione Its Maker ha ricevuto dal Ministero dell’Istruzione oltre 400 mila euro, che ridurranno il finanziamento a carico della Regione e permetteranno all’Its di qualificare ulteriormente le opportunità per gli iscritti, per esempio con esperienze di mobilità all’estero e nuove dotazioni strumentali per i laboratori. La premialità è stata assegnata dal Miur nell’ambito dellavalutazione degli Its su scala nazionale, nella quale tutti i percorsi in regione hanno ottenuto ottimi punteggi.
“I percorsi degli Its sono caratterizzati da una forte integrazione tra formazione in aula, realizzata prevalentemente da esperti provenienti dal mondo del lavoro, ed esperienze di stage in impresa– spiega l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Patrizio Bianchi–. Sono una parte fondamentale del nostro sistema formativo, un modello di apprendimento reso possibile dalla struttura stessa delle Fondazioni, costituite ciascuna da università, enti di ricerca, istituti scolastici, enti di formazione professionali, enti locali e imprese, parimenti impegnati nella progettazione e nella realizzazione dei percorsi. Dobbiamo superare la fase della sperimentazione su piccoli numeri. L’Emilia Romagna è pronta per il salto: gli Its della nostra regione debbono poter moltiplicare i loro iscritti per rispondere pienamente al bisogno di elevate competenze professionali delle imprese italiane”.
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