Libero panino in libera scuola. I genitori scontenti della mensa scolastica vogliono che i figli si portino la pappa da casa e per questo si sono rivolti ad un giudice. Succede a Torino dove, come raccontano i media locali, il 5 settembre il tribunale dovrà decidere sui vari ricorsi. In caso di esito positivo potrebbero essere centinaia gli alunni legittimati a portarsi il ‘pranzo al sacco’ e a consumarlo rimanendo nel refettorio scolastico, principio sancito da una recente sentenza della Corte d’appello di Torino.
La sentenza sul ‘diritto al panino‘ potrebbe dunque costituire un precedente e anche chi non ha fatto causa dovrebbe poter scegliere se mangiare alla mensa o portarsi il panino da casa. “Non è escluso che in caso di rifiuto non depositeremo anche denunce penali – spiega Giorgio Vecchione, avvocato dei genitori anti-mensa -. Un diritto è un diritto, e non è necessario fare una causa per poterlo rivendicare”.
L’obiettivo della protesta in realtà è far rinegoziare l’appalto della mensa al Comune per ottenere un servizio migliore ad un costo inferiore che attualmente ammonta a 7,20 euro a pasto.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta