Rimini, maximulta all’albergatore che rifiutò un cieco

Bimbo ipovedente usa il braille aiutato dall'insegnante di sostegno (Foto d'archivio)
Foto d’archivio

La polizia municipale di Rimini ha provveduto a notificare la sanzione amministrativa di 833,33 euro al gestore dell’hotel Saint Gregory Park per la violazione della legge 376 del 25 agosto 1988 (che garantisce l’accesso dei cani guida a seguito di una persona cieca agli esercizi pubblici) e della legge 60 dell’8 febbraio 2006 che definisce sanzioni da 500 a 2.500 euro per i titolari degli esercizi che impediscano od ostacolino, direttamente o indirettamente, l’accesso ai privi di vista accompagnati dal proprio cane guida.

“Siamo intervenuti in primo luogo per dare seguito a quanto previsto dalla legge – sottolinea l’assessore alla polizia municipale Jamil Sadegholvaad –. Ma è più di un atto dovuto. Il diniego ad ospitare una persona non vedente solo perché accompagnata da un cane guida, indispensabile per garantire un’autonomia negli spostamenti, è inaccettabile, oltretutto in una città come Rimini che da sempre fa dell’ospitalità la sua bandiera e che è nel cuore di milioni di turisti anche per la sua storica propensione all’accoglienza e all’apertura al prossimo. Se l’episodio di per sé è stato grave, ferisce ancor di più l’assenza di sensibilità perpetuata e l’incapacità di fare un passo indietro, anche di fronte a dei paletti chiarissimi e non interpretabili fissati dalla legge. Si tratta di un episodio che abbiamo doverosamente e convintamente sanzionato per il rispetto delle leggi, per il rispetto delle persone, per il rispetto di una comunità come quella riminese che ha voluto prendere da subito evidenti e nette distanze con un atteggiamento inqualificabile e fuori dalla legge”.

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