La denuncia arriva da Linda Maggiori, una mamma faentina piuttosto conosciuta in città (l’abbiamo intervistata sulla scelta di vivere senz’auto). Ieri, mentre con il marito e i tre figli stava percorrendo il sentiero 569 da Tredozio in direzione “I Monti”, è stata bloccata insieme alla famiglia da un “soldato vedetta armato fino ai denti” che ha chiesto loro di fare dietrofront perché era in corso una battaglia di soft air (gioco con pistole ad aria compressa).
“Ci ha detto che se avessimo continuato – denuncia Linda Maggiori – lo avremmo fatto a nostro rischio e pericolo. In poche parole il gioco non si sarebbe fermato e e noi avremmo dovuto stare attenti a non beccarci i pallini negli occhi. Il consiglio che ci è stato dato è, nel caso avessimo proseguito, di parlare a voce alta. Poi si è girato ed è sparito nel bosco. Io ero infuriata, letteralmente inviperita ma alla fine siamo dovuti tornare indietro per non beccarci pallottole vaganti“.
Per la mamma è assurdo che in uno spazio pubblico, oltretutto un sentiero del Cai (Club alpino italiano) succedano cose del genere: “Scriverò al Cai e, se necessario, al sindaco di Tredozio”.
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