Sessanta ragazzi disabili contro 18 insegnanti di sostegno, di cui 17 assenti. Caso paradossale quello dell’Istituto Salvemini di Casalecchio dove quasi la totalità dei prof in questione ha chiesto il trasferimento nelle regioni di residenza al Sud, non presentandosi nemmeno il primo giorno delle lezioni.
Il preside Carlo Braga, dopo le denunce del caso, ha convocato le famiglie, invitando quelle con figli gravi a valutare l’ipotesi di
tenerli a casa in attesa delle nuove nomine.
Il paradosso sta anche nel fatto che il Salvemini è all’avanguardia per quanto riguarda l’integrazione degli alunni disabili: “Qui i diritti dei lavoratori sono in contrasto coi diritti degli studenti. Ho avuto assegnati 18 docenti di ruolo specializzati da altre regioni, ma in 17, dopo essersi presentati il primo settembre per firmare il contratto triennale, si sono assentanti dal lavoro per lo più in malattia o per assistere familiari, e hanno poi ottenuto una assegnazione temporanea vicino a casa. Ho collezionato certificati medici e di congedi parentali, senza poter procedere a nominare nessuno al loro posto”.
I genitori, però, trovano inaccettabile la proposta di Braga, pur non mettendosi contro di lui ma contro l’Ufficio scolastico provinciale: “E’ inaccettabile che la legittima tutela dei diritti dei lavoratori risulti di fatto lesiva dei diritti di 60 studenti certificati, di cui 47 gravi e gravissimi, e delle loro famiglie: urge una soluzione stabile ed efficace”.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta