Pranzo da casa durante la refezione scolastica: questo il tema al centro dell’incontro avvenuto ieri mattina nella sede dell’assessorato ai Servizi scolastici tra amministrazione comunale di Rimini, Ausl e dirigenti scolastici. Quella di ieri è stata una ulteriore tappa nel percorso che, iniziato qualche settimana fa, si prefigge di arrivare, in vista del prossimo anno scolastico, alla definizione di un protocollo tra Comune, Ausl e istituzioni scolastiche in cui vengano stabilite le linee guida per consumare a scuola un pasto portato da casa.
“Un tema diventato di attualità – ha commentato al termine l’assessore alla Scuola Mattia Morolli – con le recenti sentenze della magistratura ma che, oltre a questo, riteniamo vada comunque affrontato perché nasce da un comune sentire da parte delle famiglie”. Morolli parla di “necessario equilibrio da raggiungere tra queste eventuali modifiche all’organizzazione nella refezione scolastica con la massima sicurezza igienica e la corretta alimentazione dei ragazzi”.
E’ stato sui suggerimenti indicati dall’unità operativa diretta dal dottor Fausto Fabbri che si è sviluppato il confronto. Suggerimenti che possano essere da supporto a quei genitori che intendano far portare da casa ai propri figli il pasto da consumare a scuola nel momento del pranzo.
Suggerimenti che, per il pranzo, si dividono in due specie:
per limitare il rischio igienico-sanitario sono da preferire alimenti a basso rischio igienico quali: pasta di semola o integrale/riso/orzo/farro/cous-cous freddi, in insalata con sole verdure miste crude e scaglie di parmigiano; pasta fredda con pomodorini, basilico e scaglie di parmigiano; panini farciti con un solo ingrediente eventualmente con aggiunta di verdura; insalate di verdure miste e legumi; pizza al pomodoro. Da evitare: salse e sughi quali maionese, ketchup, ragù; alimenti contenenti creme o panna. E’ consigliato sia per il trasporto da casa a scuola che per la conservazione a scuola, mantenere gli alimenti in un contenitore coibentato e refrigerato.
Per assicurare un corretto apporto nutrizionale, ferma restando l’opportunità di limitare i pasti/settimana consumati con alimenti portati da casa: preferire alimenti di origine vegetale, variando le tipologie di alimento, “comunque nel rispetto delle scelte etiche, religiose, culturali”; va sottolineato che l’utilizzo a rotazione di verdure (e di frutta) di colori differenti favorisce l’assunzione di un ampio spettro di micronutrienti utili/necessari all’organismo. Utilizzare acqua come bevanda; le bevande zuccherate e/o gassate non sono sufficientemente dissetanti e sono nutrizionalmente non indicate ai pasti. Evitare alimenti dolci al pasto poiché già presenti nell’alimentazione quotidiana del bambino.
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