Per la madre non c’è più speranza. A 25 anni è in coma irreversibile e se non fosse incinta sarebbe già stata chiesta l’autorizzazione al prelievo degli organi. Invece c’è un’altra vita da salvare: un feto di 6 mesi, che la giovane porta in grembo. Per questo la donna verrà tenuta in vita fino almeno alla 28esima settimana di gravidanza. Attaccata ai macchinari per provare a donare la vita al suo piccolo.
Succede all’ospedale Torrette di Ancona dove i camici bianchi, come racconta l’edizione locale del Resto del Carlino, stanno tentando una procedura che ha pochi precedenti in tutto il mondo. La 25enne sabato è stata sottoposta ad un delicatissimo intervento chirurgico proprio per scongiurare la morte del feto, mentre per lei non ci sono proprio speranze. Se il suo fisico reggerà, sarà trasferita all’ospedale pediatrico Salesi dove, nelle prossime settimane, il personale sanitario proverà a far nascere prematuramente il bambino con un taglio cesareo. In pratica la madre adesso ha l’unica, ma vitale, funzione di fare da ‘incubatrice’ per il figlio. Uno staff di rianimatori, ginecologi e neonatologi è pronto a prendersi cura di lui e a tentare il tutto per tutto.
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