Gli studenti di due classi di un istituto professionale di Carpi, in provincia di Modena, sono stati costretti dal preside a versare cinque euro per ripagare a un professore lo smartphone rubatogli da un alunno. Furto dopo il quale il dirigente aveva chiesto ai ragazzi di fare il nome del responsabile, non ricevendo però collaborazione.
Come riporta La Repubblica, però, le famiglie si sono indignate: “Non è giusto che per l’errore di uno ci dobbiamo rimettere tutti”. E chiedono di individuare al più presto il “ladro”.
Nella lettera inviata dalla scuola alle famiglie si dice però che “nessuno degli allievi presenti interrogato si è detto responsabile. Tuttavia, nella zona delle aule, nell’orario interessato erano presenti solo la 1^ A e la 1^ B. Riteniamo importante che gli allievi comprendano che, davanti ad episodi gravi che non sono riconducibili al singolo individuo, sia il gruppo intero a farsene carico, soprattutto per evitare di costruire e mantenere quel muro di omertà che spesso si crea dinanzi ad episodi simili”.
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