foto di archivio
Foto di archivio

La sua vita è nelle mani della scienza, di medici preparati e coraggiosi che stanno tentando qualcosa che ha pochi precedenti al mondo: salvare una neonata prematura di sette mesi, nata da una madre in coma irreversibile. Si tratta della figlia di una ragazza di 25 anni, incinta al sesto mese, che a fine marzo è stata colpita da un aneurisma cerebrale e le cui condizioni, nonostante i tempestivi soccorsi e un intervento, sono da subito apparse senza speranza.

I medici dell’ospedale Torrette di Ancona avevano deciso di tenerla in vita solo per provare a salvare la creatura che portava in grembo. La madre avrebbe dovuto fare da ‘incubatrice umana’ e la speranza era quella di arrivare almeno a 28 settimane ma lo scorso lunedì la donna ha avuto delle forti contrazioni, anche come conseguenza dei farmaci che le vengono iniettati per tenerla in vita, e la bimba è nata a 27 settimane e 4 giorni all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona. Le condizioni della piccola sono gravi. Adesso sta lottando contro la morte in terapia intensiva neonatale affiancata da un’equipe di esperti che la tiene costantemente monitorata.