Maestre arrestate a Piacenza, la Regione rivaluta le telecamere

“Abbiamo sempre ritenuto che le videocamere 24 ore su 24, peraltro non consentite in luoghi chiusi, potessero minare il rapporto di fiducia con migliaia e migliaia di educatrici ed educatori che svolgono correttamente il proprio lavoro. Tuttavia di fronte a episodi di chiara e gratuita aggressione nei confronti dei più indifesi e più fragili tra i nostri cittadini, anche di questo si dovrà tornare presto a discutere”.

Sono le parole della vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elisabetta Gualmini dopo l’arresto delle due maestre del nido Farnesiana di Piacenza per maltrattamenti.

“Se ci vedessero fare così ci arresterebbero”, dicono le due educatrici – che si trovano in carcere – in uno dei filmati registrati dai carabinieri. Ai bambini, di età compresa fra i 12 e i 20 mesi, venivano rivolti insulti come “cretino e deficiente” o minacce verbali violente del tipo “ti apro la testa in due”.

Ma nei filmati si vedono anche schiaffi e maltrattamenti, compreso un bimbo preso dal lettino per una caviglia a testa in giù.

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